Web Liurgia: tende in chiesa; processione con l'Evangelario; minsitri straordinari e il vino che rimane…
|Don Antonio Sorrentino risponde oggi ai quesiti di Alessandro e Maurizio.
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Alessandro S. chiede a don Antonio
Carissimo don Antonio, nella nostra parrocchia su una parete non abbiamo immagini. Poichè è vuota abbiamo pensato di mettere delle tende che abbelliscono la parete. Le chiedo se è corretto usare tende in chiesa, oppure se sarebbe stato meglio pensare ad una soluzione diversa. Le chiedo pure: la domenica dopo la proclamazione del Vangelo il ministro porta l’evangeliario su un leggio preparato accanto ad un altare che si trova alla sinistra della navata, anzichè lasciarlo sull’ambone. E’ possibile farlo? Portare l’evangeliario in processione dopo aver ascoltato il Vangelo può aiutare i fedeli a dare maggiore importanza alla Parola del Signore?
Don Antonio Sorrentino risponde ad Alessandro
È questione di opportunità e di gusto: nulla vieta l’uso di una tenda. Terminata la proclamazione del Vangelo, l’Evangeliario resti all’ambone (che è il suo luogo proprio): non è prevista alcuna processione, a meno che non presieda un vescovo, a cui si porta l’Evangeliario per il bacio e la benedizione.
Maurizio S. chiede a don Antonio Sorrentino
Caro don Antonio,
quando un sacerdote distribuisce l’Eucaristia sotto le due specie facendosi aiutare da un ministro straordinario della Comunione, è possibile che terminata la distribuzione il ministro salga in presbiterio portando ancora con sé il calice contenente il Sangue di Cristo che è rimasto, fino ad arrivare all’altare per poi poggiarvi ( il ministro della Comunione stesso) il calice? Oppure è il sacerdote che deve poggiare sull’altare il calice contenente il Sangue di Cristo rimasto, prendendo quest’ultimo dalle mani del ministro della Comunione? Un secondo quesito. Quest’altra domanda ha senso solo se il ministro della Comunione può trovarsi all’altare dopo la distribuzione sotto le due specie, a cui ho fatto riferimento nella domanda precedente. In questo caso il celebrante deve consumare solo lui il Sangue di Cristo che è rimasto nel calice? Oppure può farlo consumare completamente al ministro della Comunione che ha sorretto il calice durante la distribuzione sotto le due specie?
Don Antonio risponde a Maurizio
Il ministro (diacono, accolito o ministro straordinario), che aiuta il sacerdote per la Comunione sotto le due specie, riceve il calice dal sacerdote e glielo consegna a fine Comunione, secondo l’antica norma liturgica: “Tutto ciò che all’altare si porta o dall’altare si riceve, lo si porta o lo si riceve per mano del ministro”. Il vino consacrato eventualmente rimasto può essere consumato solo dal sacerdote, dal diacono o dall’accolito istituito (OGMR, n. 284).