Web Liturgia: quando togliere il Messale ed il microfono; il "piattino" alla comunione; domenica delle PALME;

Don Antonio Sorrentino risponde oggi ai quesiti di Gino e Nicola.

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  • Gino F. chiede a don Antonio

    Carissimo don Antonio, è corretto che i ministranti, subito dopo che l’assemblea ha detto O Signore, non sono degno di partecipare alla tua mensa: ma di’ soltanto una parola e io sarò salvato, tolgano dall’altare il messale e il microfono per lasciare soltanto l’Eucaristia mentre il celebrante si comunica? Recentemente lei ha scritto: Se, in occasione della Pasqua, vengono distribuite delle bottigliette per la benedizione pasquale della mensa o della famiglia, il Benedizionale (nn.1686-1692) prevede che esse vengano riempite con l’acqua attinta al fonte battesimale, benedetta nella Veglia pasquale. Le chiedo: poiché nel giorno di Pasqua i fedeli sono numerosi, anche un po’ più di mille in poche ore, non si farebbe troppa confusione in chiesa nell’attingere dal fonte acqua per tante persone? Infine le chiedo: nella Messa durante la consacrazione del pane e del vino che diventano il Corpo e il Sangue di Cristo è possibile eseguire un sottofondo musicale? Invece mentre il celebrante benedice l’assemblea con l’ostensorio al termine di un’adorazione eucaristica, si può eseguire un sottofondo musicale?

Don Antonio Sorrentino risponde a Gino

1. Andiamo piano, non disturbiamo con movimenti frettolosi il raccoglimento del celebrante che si sta comunicando e dei fedeli che si apprestano a ricevere l’Eucaristia. C’è tempo per fare le cose con calma.

2. Mentre viene proclamata la parola di Dio e mentre il presidente prega, tacciano gli strumenti musicali. È molto difficile creare una insonorizzazione che favorisca il raccoglimento e non distragga l’attenzione alle parole del sacerdote. Però, siccome la benedizione eucaristica viene impartita senza alcuna preghiera verbale, nulla vieta che possa essere accompagnata da un leggero sottofondo musicale.

  • Nicola M. chiede a don Antonio

Caro don Antonio, durante la distribuzione della Comunione, penso che sia normale che il piattino venga posto sotto il mento dei fedeli. Ma quando il Corpo di Cristo viene ricevuto sulla mano, il piattino va posto sotto le mani dei fedeli? Oppure il ministro lo porge soltanto quando il fedele riceve la Comunione in bocca? Nella Domenica delle Palme nella nostra parrocchia facciamo in questo modo. Il sabato sera per la Messa vespertina organizziamo una processione con i rami di ulivo che vengono benedetti con la partecipazione in particolare e non solo dei ragazzi del catechismo con le loro famiglie. La domenica mattina prepariamo un’altra processione a cui partecipano come sempre tanti fedeli. E’ corretto preparare due processioni per dare la possibilità ai ragazzi del catechismo di vivere una celebrazione in cui un’attenzione particolare è data a loro? Infine quando viene esposto l’Eucaristia con l’ostensorio per l’adorazione eucaristica, sull’altare possono stare 5 candele?

Don Antonio Sorrentino risponde a Nicola

1. Il piattino della Comunione serve ad evitare che possa cadere per terra l’ostia santa; pertanto, il ministrante lo usi con attenzione, anche quando il fedele riceve la Comunione in mano.

2. La prima forma d’ingresso la domenica delle Palme è riservata alla Messa principale. Se si celebra il sabato sera per i ragazzi, si può fare l’ingresso solenne, cioè con la benedizione delle palme davanti la porte della chiesa (non per le vie) e di lì entrare in processione in chiesa.

3. La regola è questa: accendere candele per l’esposizione e l’adorazione non più di quante se ne accendono per la celebrazione della Messa, perché – evidentemente – questa è l’azione liturgica principale e originante l’adorazione che ne segue (cfr “Culto eucaristico dopo la Messa”, n. 85). Purtroppo permane una certa mentalità preconciliare che dà maggiore importanza e solennità all’adorazione rispetto alla Messa. Pertanto, quante ne sono state accese per la Messa (da 2 a 6) tante ne restino per l’adorazione.

 

 

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