Una mimosa… non basta più!

Un sorriso, un augurio, una mimosa non possono anzi non devono bastare più. Così come non basterebbe iniziare con una serie di lamentele rivolte ai due nemici oscuri più comuni: consumismo e materialismo.  Il problema è ben più profondo ovvero il clima venutosi a creare intorno a questa “data” che vede cedere la propria credibilità di partenza e sfocare le proprie origini è opprimente.

In una entità sociale globale dove i valori di riferimento e i modelli da seguire non sono altro che vaniloqui o labili bramosie, risulta gravemente difficile individuare quel pizzico di rettitudine che ci è rimasto.  Briciole nascoste sotto i sassi della superficialità, attendono che qualcuno tenti di forzare queste serrature che non permettono la fuori uscita da questo orizzonte di non-senso. La donna non può accontentarsi di un augurio gettato al vento, di un regalo da appendere al collo della noncuranza o di un ramoscello di mimosa da tener “a mollo” in acqua per poi essere dimenticato nell’oblio della quotidianità.

Non fidiamoci di chi ci dona cento rose rosse contornate di mimose o diamanti poiché quella mimosa appassirà molto più in fretta delle altre. Non doniamo una mimosa solo oggi o solo per adempire una tradizione nel raggiungimento di secondi fini. In tal caso la mimosa sarebbe appassita già in partenza.

Fidiamoci invece di chi aspetta  il “primo fiore” di mimosa  e lo dona a chi  fedelmente crederà in quel ramoscello che lentamente diverrà albero forte e possente.

Ricordiamoci che  oltre  alle grandi donne, che  hanno scritto pezzi di storia, esistono  donne che ogni giorni in silenzio soffrono, amano, donano e così facendo scrivono  piccole storie altrettanto preziose.  Loro non donano  un ramoscello di mimosa, ma  la voglia di lottare, di imparare e  di credere, così facendo donano  un intero giardino senza aspettare date e consuetudini.

Non regaliamo un  anno per un solo giorno, che potrebbe risultare anonimo pur conservando la propria ed importante memoria storica.

Due volti,   una stessa medaglia.

Ora tocca a noi scegliere cosa rispondere o cosa donare!

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