Un crocifisso al collo
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Cristo crocefisso espressione della fede cattolica.
Cristo crocefisso espressione delle nostre radici.
Cristo crocefisso espressione autentica dell’ Amore.
Cristo crocefisso espressione della donazione totale.
Cristo crocefisso dichiara i valori umani più alti…
Per questi motivi desideriamo lanciare una campagna mediatica affinché ogni cristiano metta al collo il crocifisso in risposta alla sentenza iniqua della Corte Europea.
Adersici anche tu con il tuo sito alla campagna
“Un crocifisso al collo”
Per farlo copia il codice HTML qui sotto, incollalo sul tuo sito. Non dimenticare di comunicarci il tuo sito, scrivendolo in un commento.
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56 Comments
La nostra fede ci impone la tolleranza ma quando è troppo è troppo, sono contento che tutto lo schieramento politico nazionale si è schierato compatto per il CROCEFISSO,
Vorrei tanto che si promuovesse una manifestazione di pace ed in silenzio, in tutte le piazze d’Italia, con la croce visibile al collo, per contestare la sentenza della Corte Europea e gridare al mondo intero che la religione cristiana é ancora viva nei cuori degli italiani. Questa sentenza e forte presenza della religione islamica nel nostro paese, ha sicuramente risvegliato in noi la voglia di avvicinarci ancora di piu a Dio e dato forza di lottare per difendere le nostre radici. Spero veramente che la Chiesa si muovi in questo senso. Non portavo la croce al collo, ma d’ora in poi non potró piu farne a meno, non sono mai stata molto praticante, adesso sento il bisogno di avvicinarmi a Dio.
Non dobbiamo mai togliere il crocifisso. Chi si sente al contrario esce fuori, ma noi mai.
Noi lo indossiamo e voi???
Ho adottato questa soluzione già da tempo, e di proposito con un Crocifisso molto ‘alla moda’, così che venga notato e così che io abbia l’occasione di replicare che non si tratta di un bel monile ma di una testimonianza di fede nell’unica verità che io conosca.
La nostra cultura ci impone una scelta, senza telebanesimi e senza ipocrisisie, seguendo l’insegnamento di Gesù che si è donato agli altri senza risparmio. Il nsotro simbolo è la nsotra fede, il Crocifisso
Se dipendesse da me proporrei, per le famiglie cristiane convinte, di applicare sul grembiule dei propri figli, specialmente nella scuola dove la pseudo atea italo finlandese ha preso le mosse, una bella croce in bella evidenza e vediamo se farà la stessa fine dei burqa. Oramai l’anticristo sta funzionando in pienezza a seguito delle nostre pressapochezze, delle nostre inefficienze e della nostra poca fede. ( Quando Cristo tornerà, troverà ancora la fede sulla terra?)
Personalmente ho modificato il mio profilo su fb inserendo la immagine della croce e stiamo dibattendo con amiche in merito…se avete un riferimento su fb potete chiedermi l’amicizia in modo che estendiamo la voce anche via internet.
Con stima.
Cettina Infante
Commento postato su info@parrocchiasanpietro.it
Stat crux dum volvitur orbis. I sapienti e i giudici secondo il mondo formulano ed emettono sentenze secondo il mondo, CIOE’ STOLTE! Ricordate la collina di quel Paese dell’est oppresso dal comunismo su cui i fedeli piantarono tantissime croci? Andiamole a piantare a Bruxelles!
Non vi nascondo che vorrei abitare di fronte a questa coppia di “scienziati”, i quali pur di poter passare nelle prime pagine dei quotidiani di tutta Europa, hanno avuto – e perchè no – la brillante e sciagurata idea di proporre di sfrattare il Figlio di Dio dalle aule pubbliche, con il motivo banale che offenderebbe gli altri credi. Eppure nelle religioni di tutto il mondo Gesù Cristo è stato l’Unico che ci ha lasciato detto “Ama il tuo nemico”. Dicevo vorrei abitare di fronte a loro per aver modo di appendere il Crocefisso fuori il mio balcone e quindi dagli modo – anche se credo che trattasi di non credenti – di contemplare anche per qualche minuto di cosa è stato capace il Creatore del Cielo e della Terra, di sacrificare il proprio figlio sulla Croce. Mi rivolgo con queste poche righe se ci fosse qualcuno magari che abitasse di fronte a questi due “eroi” di esporre un bel crocifisso, magari quello di San Francesco,…. chissà forse gli cadranno le scaglie dagli occhi!. Paolo
Negli Stati Uniti viè la bandiera nazionale nelle scuole e si canta
spesso l’inno americano all’inizio delle lezioni.
Che abbiano vietato il crocifisso nelle aule non impedisce ai cattolici e ai cristiani in generale di testimoniare la propria
convinzione religiosa con l’esempio. Con l’esempio di una vita etica coerente con il Dio creatore padre della vita e custode della sua eternità, e con suo figlio Cristo che visse testimoniando
l’amore tra gli uomini e il rispetto della vita.
Fino a morire come “nemico” dei Romani e dei Giudei, cioè crocifisso, pur di non abiurare che uomini e donne avevano pari dignità, che il buon Samaritano deve albergare in noi, che tutti devono a Cesare ciò che è di Cesare, che bisogna rispettare la vita
in tutte le sue forme e non speculare sui bisogni della saluti, e così via.
Io cerco di vivere ogni giorno in questo modo, pur essendo un laico,
e non mi faccio macare il mio personale crocifisso al collo,
discreto e privato, rispettando chi prega inginocchiato inchinandosi verso la Mecca, o anche chi è agnostico.
Antonio Tateo
Gentili signori,
E’ sicuramente di mio interesse ma, per dovere di correttezza, devo
segnalarvi che sono estremamente favorevole alla sentenza della Corte Europea. Da atea e proveniente da famiglia atea sono stata oggetto di discriminazioni per tutta la vita e costretta a giustificare e
puntualizzare le mie scelte private e, soprattutto, non sbandierate. Quanto alla storia, ci sarebbe moltissimo da dire e, purtroppo, non è questa la sede. Non intendo offendere nessuno, ma nessuno offenda me, libera di non credere e turbata dagli ingombranti segnali della vostra fede.
(Commento inviato su info@parrocchiasanpietro.it-richiesta autorizzazione alla pubblicazione)
Cara Flavia,
sono rientrata in questi giorni da un pellegrinaggio, dove ho incontrato una “persona speciale” che mi ha insegnato un motto “rispetta chi non crede e tutte le altre religioni, ma difendi fino al martirio la tua”. Sono pienamente d’accordo con lei e ti assicuro che da oggi sarai sempre nelle mie preghiere
cari amici,
sono credente come voi, e credo che la religione non si possa imporre a nessuno.
il Crocifisso al collo è testimonianza della fede di chi lo porta, ed è una splendida professione di fede individuale.
quello sul muro testimonia invece per l’intera comunità, come in chiesa, in sacrestia ecc.
ma a scuola sono presenti persone di tutte le fedi e anche persone senza fede. dunque là il Crocifisso è fuori posto.
Gesù non si impone, e non vuole essere imposto. vuole essere una scelta, non un elemento “tradizionale”, come hanno detto bestemmiando tanti politici.
un abbraccio a tutti
Pietro
Io sono nata e vissuta in paesi musulmani, sono italiana di fede cristiana. Nel loro paese (Arabia Saudita) non mi é permesso portare la croce al collo, per non offendere la loro religione, non mi é permesso avere un luogo di preghiera (la chiesa), tanto meno pregare in mezzo alla strada come fanno loro, mi metterebbero subito in galera. Loro invece hanno la fortuna di avere le moschee in un paese cristiano, celebrare le loro funzioni in mezzo alla strada ed hanno pure la facoltà di protestare alla vista di un crocefisso in aula pur vivendo in un paese dove la maggioranza dei cittadini é credente cristiano. Nelle scuole musulmane ed in ogni classe c’e un brano del corano al muro come simbolo della loro religione. Chi é senza fede o di fede diversa dovrebbe essere insensibile alla vista di un crocefisso, mentre chi ce l’ha soffre e lotta per chi vuole annullare questo simbolo a noi tanto caro. Atei di tutto il mondo nessuno vi vuole imporre nessuna religione, mentre volete imporre ai credenti di non manifestare apertamente la propria fede.Italiani credenti e NON non permettete che gli altri annullino la nostra storia, cultura e religione. I credenti cristiani nel nostro paese sono la maggioranza ed in un paese democratico é la maggioranza che fa la differenza.
ps dimenticavo fra poco ci proibiranno di non cantare più l’Inno di Mameli, perchè offende chi non si sente o è italiano
LA PAVIDITA’ DELLA UE E’ STATA CERTIFICATA
Con la oramai famosa sentenza la pavidità della UE (già ampiamente dimostrata dalla mancanza della presenza delle radici cristiane nella sua costituzione) ha avuto la piena certificazione. Una sentenza che non lede solo chi crede in Cristo ma con un colpo di bianchetto vuol, anzi, riesce a cancellare l’identità di un’Europa che oramai fu…si perché, secondo me, ora chiunque può chiedere di cancellare ed eliminare di tutto e di più in nome della pseudolaicità! Cancellare la memoria di una nazione, di un popolo, di un individuo significa “eliminarlo”. Ebbene la sentenza arrivata da Strasburgo va aldilà del simbolo del Crocifisso perché, forse(?), non si rendono conto di quello che hanno compiuto, eliminare quella croce di legno dai muri vuol dire cancellare la nostra storia ed identità, giusta o sbagliata che sia. Ultima domanda/osservazione: esimi giudici avete riflettuto a 360° sulle conseguenze della vostra sentenza? Aspettiamo risposte
La tolleranza che contraddistingue la nostra cultura e la stessa religione cattolica, si sta ritorcendo contro la nostra stessa identità:i simboli più antichi e sacri che hanno accompagnato la nostra storia e la civiltà occidentale sono spazzati via,paradossalmente proprio in nome dell’accettazione dell’altro e del “diverso”. Accettazione in casa nostra di usi e costumi altrui e rinuncia ai nostri?
La mia è una posizione “laica”,di difesa della civiltà e dei valori in cui sono nata e cresciuta e in cui mi riconosco.Ho sempre accettato le altre confessioni e religioni,senza problemi.Ma ora siamo noi i discriminati,i deboli, quelli che l’ntolleranza sta spazzando via.
Difendo le mie radici,la mia cultura,la mia fede.Sono per il crocifisso,che non è mai stato una presenza ingombrante o incombente.Insegno nella scuola media e la sua presenza è rassicurante e ricorda proprio la tolleranza e il perdono di cui è simbolo universale.
Altrimenti ho una proposta provocatoria:perchè non abolire anche Natale e Pasqua quali giorni di festività a scuola? Anche questi offendono le altre religioni,o no?
Laura Bruno
Buongiorno,
il sottoscritto è un cattolico, educato come tale dai miei genitori, per
tale motivo difenderò la mia fede Cristiana con tutte le forze e mezzi
possibili per conservare le mie origini.
Sono molto amareggiato dalla sentenza a dir poco “iniqua” emessa dalla Corte
Europa.
Spero che i parlamentari che ci rappresentano in tale senso facciano il loro
dovere per difendere le ns. storiche origini
Cordiali saluti.
Teodoro Maffia
(Commento inviato su info@parrocchiasanpietro.it-richiesta autorizzazione alla pubblicazione)
Domanda: cosa impedisce a voi religiosi di professarvi i vostri riti a casa vostra e nei vostri luoghi di culto (ci sono chiese ovunque, voi cattolici siete anche fortunati)?
Cosa farete quando i musulmani saranno in maggioranza e pretenderanno di affiggere i loro simboli religiosi e velare tutte le donne? Siete sicuri che non vi convenga battervi per la laicità dello stato, ora che siete in tempo?
Confinare le religioni alla sfera privata salverà le vostre figlie un domani, cominciate a pensarci.
la signora Filandese che vorrebbe far togliere io Crfocifissi dalle scuole italiane forse ha dimenticato che sulla bandiera nazionale del suo paese c’é il simbolo della croce cristiana. Hai mai chiesto al suo governo di toglierla? Quella non le da’ fastidio?
E’ deprimente come in Europa si attaccano i simboli cristiani e si tollerano e incoraggiano quelli islamici. In alcune scuole italiane é vietato fare il presepe ma si festeggia il ramadam se nella classe ci sono due bambini musulmani. In In ghilterra addirittura nei tribunali si fa’ riferimento alla “Sharia” per le cause dei musulmani britannici.
Incoraggio la vs.campagna,ma fatevi sentire anche sui forum e sulla stampa.E’molto importante!
SONO LUSINGATO DELLA SOLERZIA DI QUESTA CORTE CHE IN QUESTO MOMENTO STORICO DI ENORMI DIFFICOLTA’ CHE L’EUROPA STA ATTRAVERSANDO, HA TROVATO IL TEMPO DI OCCUPARSI DI QUESTO PROBLEMA. SONO INVECE MOLTO PREOCCUPATO DEL FATTO CHE, SECONDO IL MIO MODESTO PARERE, QUESTA SENTENZA VADA AD ALIMENTARE, E NON POCO, L’INTOLLERANZA VERSO QUESTO TIPO DI IMMIGRATI, I QUALI PER LA MAGGIOR PARTE, SECONDO ME, AVREBBERO BEN VOLENTIERI FATTO A MENO DI QUESTA SENTENZA. ASPETTIAMO ADESSO CHE QUALCUNO RICORRA A QUESTO TRIBUNALE SUPREMO PER RIMUOVERE ANCHE LE CROCI CHE SVETTANO SULLE CHIESE E CAMPANILI PERCHE’ INQUINANO IL PANORAMA E SAREMO TUTTI PIU’ TRANQUILLI. VOGLIO SPERARE INVECE CHE QUESTA FASE STORICA DI SMARRIMENTO SI ESAURISCA AL PIU’ PRESTO E SI RITORNI A PARLARE SERIAMENTE DI COSE SERIE, ALTRIMENTI SARANNO PROBLEMI PER TUTTI, SIANO ESSI PADRONI DI CASA O OSPITI.
Ricordo ai CREDENTI CON DISTINGUO che siamo in Italia, STATO SOVRANO, che ha sue leggi e una Costituzione; le leggi e la Costituzione NON VIETANO IL CROCIFISSO NELLE AULE DI UN PAESE CHE E’,RICORDIAMOLO, A MAGGIORANZA CATTOLICA! Quando e se i musulmani saranno maggioranza, CAMBIERANNO LEGGI E COSTITUZIONE!
alfonso fierro scrive:
4 novembre 2009 alle 21:58
Non posso pensare un Europa cosi agnostica, la quale gioca sulla confusione filologica dei termini, cosi da confondere il vero significato di laicità con laicismo. Ma la cosa che più mi rattrista e vedere una classe politica ( non solo Europea ) che a tutti i costi vuole dirigere tutti verso il baratro, sposando una ideologia nichilista che abbatte tutti i valori forti che contradistinguono una civiltà evoluta e democratica da una civiltà retrograda, ove l’unica cosa che conta e il proprio piacere e il proprio successo senza tener conto dell’altro. In questo contesto certamente il crocifisso con tutto ciò che rappresenta è uno scandalo, visto che parla di A M O R E estremo verso l’altro a prescindere dal proprio credo. Io in questa europa scristianizata( non è un errore aver scritto in minuscolo europa ) non mi ci ritrovo più e non mi sento affatto rappresentato. Con affetto fraterno in Cristo nostro Signore Alfonso Fierro.
Con immenso piacere ospitiamo (e condividiamo) l’iniziativa da voi promossa sul nostro sito. Con stima. Don Rino SdB (Salerno)
http://www.donboscosalerno.it/homepage.asp
…non ho parole per commentare….oggi è tutto possibile niente “deve” piu’ sorprendere niente “deve” piu’ stupire… è tutto normale! Sai caro Enzo…non dobbiamo mica turbarci nel vedere come si compie un omicidio….e non bisogna indignarsi se qualcuno ha deciso che i nostri figli fossero spettatori di un episodio di cosi’ efferata violenza! E… solamente tutto “normale” stai tranquillo….quindi,anche togliere Cristo dai muri delle scuole è “normale”…..e’ tutto inesorabilmente,inspigabilmente “normale” . Ti abbraccio
(commento inviato su facebook)
Chi può allontanarci dall’amore di Cristo? Un semplice parlamentare euopeo ignaro della sua identità?
2 minuti fa · Elimina
Il Crocefisso al collo l’ho sempre portato e lo porterò sempre con orgoglio per manifestare la mia identità cristiana. Quando ho appreso alla televisione la sentenza della Corte Europea che vorrebbe eliminare dai luoghi pubblici il Crocefisso, non mi vergogno a dirlo, mi è venuto da piangere pensando che Nostro SIgnore ha sofferto ed è morto in Croce anche per quelli che oggi lo vorrebbero eliminare dalla nostra società.
(commento postato su info@parrocchiasanpietro.it)
Sono daccordo, tutti i veri cattolici si devono mobilitare, con un fare
lento, vogliono cancellare la nostra storia, la nostra Fede, voglio
cancellare la verità, vogliono cancellare DIO. E’ follia pura.
Nella mia azienda da sempre c’è un crocifisso, da lunedi lo metterò in ogni
stanza.
Resistiamo a questa provocazione DIO è con noi.
(commento postato su info@parrocchiasanpietro.it)
GRAZIE MILLE PER L’OTTIMA INIZIATIVA,
Un canguro australiano, missionario scalabriniano
(commento postato su info@parrocchiasanpietro.it)
Aderisco e divulgo
Peppe Iannicelli
ORMAI SIAMO ALL’ABDICAZIONE DELLE NOSTRE PIU’ SACRE E ANTICHE IDENTITA’ E “CERTI” NOSTRI GOVERNANTI NON CAPISCONO CHE STANNO FACENDO ILGIOCO DI CHI VUOLE IMPORRE PROPRIE IDEOLOGIE VIOLENTI E PROPRIE RELIGIONI CHE TUTTO SANNO TRANNE CHE DI SPIRITUALE. QUALE FUTURO? COMUNQUE SONO SEMPRE OTTIMISTA E CREDO CHE PRIMA O POI TUTTO RITORNERA’ IN CERTI ALVEI. ALTRIMENTI CI PENSERA’ CERTAMENTE “LUI”. LA SPERANZA E’ SEMPRE L’ULTIMA A MORIRE.
BUON LAVORO. CIAO
Vito Pinto
FINALMENTE, ERA ora che anche non cristiani ci esponiano senza aver vergogna di dichiarare la nosta appartenenza a Cristo ed alla Vergine Maria
Il crocifisso non è una tradizione, come dicono molti, per cui non si deve togliere.
Il Crocifisso, per la maggioranza delle persone (siamo in uno stato democratico), è un’oggetto che ricorda nostro fratello Gesù.
La maggioranza degli italiani,vuole Gesù, vuole il crocifisso.
Ognuno in casa propria ha delle cose che ricordano i propri cari, il proprio paese, le proprie radici, le proprie emozioni. Che fareste, cari fratelli che siete contro il crocifisso se qualcuno di noi viene in casa vostra per impedirvi di esporre le vostre cose, le cose care. Amore, in cuor vostro ve ne è o no.
Fermatevi … pensateci … e noterete che è così. Anche voi avete amore ma dai vostri pori esce l’odio. L’odio per Dio o per la Chiesa Cattolica Apostolica Romana. Se credete in Dio … in un dio, è facile capire. Se invece non credete in Dio, allora è ancor più facile capire noi che amiamo Dio nostro creatore (ed anche vostro).
Fate che i vostri cari portino al collo, che espongono in ufficio (come quelli che mettono la foto dei propri cari), in camera, in casa, in giardino, in auto e in altri luoghi, ci sia un crocifisso o altra immagine sacra. Nello stesso tempo comportiamoci da veri cristiani e ricordate che anche Gesù, una volta, si irritò all’uscita del Tempio.
Sono sicuro che Gesù ci perdonerà se alziamo un la voce contro certe sentenze assurde.
Con affetto fraterno
Giuseppe Barra da Eboli
Non sono molto osservante, ma credo fortemente in Dio. Anche se il Crocifisso viene ritenuto solo un “simbolo”, per me quel SIMBOLO è di vitale importanza per sentirmi a volte amata, a volte meno sola. Quando ero piccola e frequentavo le scuole elementari alle spalle della mia maestra c’era il Crocifisso e la foto del Presidente della Repubblica dell’epoca. Ero bambina, ma già capivo la loro importanza: la nostra Chiesa e la nostra Unità d’Italia, per me indiscindibili. Non ritengo giusto, anche da un punto di vista esclusivamente culturare, impedire alle nuove generazioni di conoscere la Nostra storia quale popolo Cristiano, libero e Repubblicano, aperto a tutti.
Con affetto
Lucia Criscuoli
Io ci sono, il mio blog ha una croce appesa al collo 😀
http://www.giulianoromano.it
Scusatemi, vorrei aggiungere solo una cosa, non ho messo il crocifisso al collo ma al polso, è un Rosario di legno che mi è stato regalato da un Missionario impegnato in Africa. Legno povero, ma lavorato con amore. Non ha importanza il materiale del Crocifisso, ma solo l’immenso amore che lo stesso esprime.
Un saluto
Lucia Criscuoli
se in nome della laicita’vogliono togliere i Crocifissi dalla scuole allora dovrebbero cambiare nome a tante strade,ospedali,paesi,citta’ intitolate a nomi di santi. Dovrebbero cambiare nome alla Domenica (significa giorno del Signore), dovrebbero eliminare le festivita’ del Natale e della Pasqua, distruggere la Divina Commedia e i Promessi sposi,dovrebbero iniziare un nuovo calendario perche’ quello che abbiamo é iniziato con la nascita di Cristo.
Tutto questo per dire che cancellare i simboli cristiani significa cancellare la nostra storia e la nostra cultura. Certo per noi Cristo non é solo un simbolo culturale,ma anche la storia e la cultura hanno importanza.
Aderisco con vivo piacere e trasporto alla lodevole iniziativa “Un Crocifisso al collo”. In un tempo i cui i valori sembrano sfumare, e la gente è sempre piu’ attratta dall’effimero, riscoprire la concretezza di un gesto può essere un primo, importante passo verso un recupero sostanziale del valore dei gesti e degli atteggiamenti dell’essere cattolici oggi.
Con affetto e stima
Pasquale Marrazzo
Consigliere Regionale della Campania
non è possibile accettare una senteza del genere la quale non fa nient’altro che alimentare l’intolleranza; non si può pretendere di comandare in casa altrui ordinando che si tolga dalle aule il “Crocifisso” simbolo della nosta fede.
Ho appreso con piacere dalla stampa dell’iniziativa da voi intrapresa, meritevole di sostegno e diffusione, e mi auguro che tanti contributi -alla stregua di tanti piccoli “crocifissi al collo”- possano supportarvi in questo tortuoso cammino di verità.
Francesco Rossi
Giornalista
Soliti italiani , la sentenza è giusta l’Italia è uno stato laico o no?? Se poi vogliamo vivere nell’ipocrisia allora e tutto ben’accetto ma come al solito noi italiani ci facciamo sempre riconoscere, sempre meno fiero di essere italiano anche se sono cattolico non condivido tutto sto casino se uno crede , crede e basta senza fare propagande etc etc.
PROPONGO DI CHIAMARE L’INIZIATIVA “OPERAZIONE Kryžių Kalnas” NOME DELLA “COLLINA DELLE CROCI” IN LITUANIA, META TUTTORA DEL PELLEGRINAGGIO DEI FEDELI! RAGAZZI, L’EUROPA E’ LIBERA PERCHE’ CI SONO STATE LE CROCI DI DANZICA! LO RICORDINO TUTTI!
Mi associo ,come cristiano credente, e ritengo che il crocifisso al collo è una bella iniziativa,
Il crocifisso portiamolo anche in auto!!
saluti cari a don nello
Carissimo don Nello,ho appreso con piacere dell’iniziativa, mi associo come cristiano e come credente.
Pasquale Coraggio
Animatore della Comunicazione Parrocchioa Maria SS della Medaglia Miracolosa.
Credo che il crocifisso sia stato, è e sarà importante per tutti noi, cattolici e non. Il sacrificio della croce simboleggia, tra l’altro, il difficile cammino della vita. Tenerlo nelle escuole, nei tribunali e negli uffici pubblici ci richiama sempre alla vera essenza della vita e, soprattutto alla sofferenza della morte che attende ognuno di noi. E’ un simbolo che ci aiuta ad essere migliori. E’ un simbolo che ci appartiene e non sarà la sentenza di un giudice a cancellare la tenacia dei cristiani che da oltre 2000 anni continuano a lottare contro tutto e contro tutti per affermare la grandezza di Dio. Grazie per la vostra iniziativa.
Condivido e aderisco
“LA CROCE DI CRISTO VINCITORE E’ SCOLPITA NELLA NOSTRA FRONTE E NEI NOSTRI CUORI”!
NIENTE ENESSUNO POTRANNO MAI CANCELLARLA!
Condivido e adersco alla vostra iniziativa.Grazie a tutti voi.
Già che ci siamo potrebbero decidere anche di abbattere anche i templi di Paestum, i centri storici della città, ed i monumenti di Roma, affinchè si possa dimenticare la storia del nostro Paese e le radici cristiane dell’Italia.
C’è una parte del mondo politico Europeo, e quindi del mondo politico italiano, che ha sempre mostrato una avversione verso la religione considerata “oppio dei Popoli”. Queste stesse menti superiori credono che una società multietnica debba essere costruita azzerando la cultura storica dell’Italia.
Il nostro è un paese ricco ma non di denaro, ricco di storia cristiana che si incrocia 2000 anni or sono con il paganesimo dell’Impero Romano. 2000 anni di Storia della Croce, contrassegnati anche da PERIODI BUI, che ci hanno regalato una civiltà dell’ACCOGLIENZA.
Ciò grazie al prevalere di quell’insegnamento CRISTIANO interpretato magistralmente da PAPA GIOVANNI PAOLO II e frutto di secoli di predominanza dei valori Cristiani.
Si può essere anche Atei,
ma com’è possibile rinunciare a regole di vita cristiana come “Non fare agli altri ciò che non vorresti fosse fatto a te stesso”, oppure “Amatevi gli uni gli altri” oppure “Dai da mangiare agli affamati e dai da bere agli assetati”.
Si tratta di insegnamenti di Cristo che cessano di diventare dettami religiosi per divenire espressioni piene della nostra Civiltà.
Quel crocefisso ci ricorda tutto ciò, rimuoverlo dalle classi dei nostri figli significa negare la nostra storia, i nostri ideali, il nostro modo di vivere.
Non abdichiamo a culture diverse che altrove generano civiltà molto peggiori della nostra, decidiamo di vivere e permeare della nostra cultura tutti coloro che decideranno di abitare in Italia.
L’Italia sarà così un paese multietnico dalle radici profondamente Cristiane i cui abitanti conviveranno pacificamente secondo le regole della nostra cultura – il che non significa far diventare tutti cristiani.
Signore Crocifisso, ti chiedo perdono se ancora una volta ti metto , come Pilato, alla mercè del popolo. Ti chiedo perdono se ancora una volta nel pretorio rimani nel saggio Tuo silenzio in “attesa” di una sentenza, scontata , ma questa volta in Croce già ci sei, i tuoi aguzzini, hanno trovato un altro pretesto per farti fuori, anzi per cacciarti fuori. Ma attento Gesù, questi non sono scaltri come quella folla in piazza da te, sono diversi, sono maestri “esperti” del pretesto. Quindi anche se te ne stai zitto lì sulla Croce inchiodato puoi offenderli. Per cui, in definitiva, quelli del tuo tempo ti hanno messo in croce, questi ti vogliono togliere dalla croce, anzi ti vogliono togliere anche quella. Sai, Signore, ti può sembrare strano, ma se guardo con occhio attento all’episodio del tuo tempo e a quello attuale, quasi quasi, stò con quelli della piazza di duemila anni fa, almeno quelli hanno contribuito al disegno di Redenzione del Padre Tuo. Qualsiasi sentenza non può mai cancellare la nostra fede in Gesù Cristo, proponete di togliere Cristo dalle aule?, NON SE NE PARLA NEMMENO, lo metteremo fuori i balconi, nelle auto, nei camion, dentro i portoni condominiali, nelle pizzerie, nei bar, nelle salumerie, dai parrucchieri. Tanti martiri hanno dato la vita per Lui , ce ne sono e ce ne saranno ancora disposti a dare la vita per il Figlio di Dio.
APPRENDO CON PIACERE CHE UN SINDACO DEL NORD HA EMESSO OGGI UNA ORDINANZA CON LA QUALE SANZIONA COLORO CHE DOVESSERO DAR SEGUITO A QUESTA RIDICOLA SENTENZA. SPERO VIVAMENTE CHE LO SEGUANO MOLTI ALTRI AMMINISTRATORI, COME PURE SPERO CHE VENGANO RIVISTI I POTERI DI INTERVENTO DELLA CORTE EUROPEA IN COSE CHE RIGUARDANO STRETTAMENTE LA VITA, LA CULTURA, LE USANZE, LA RELIGIONE DI UN POPOLO.
la gioia che mi da la visione del crocifisso insieme al grande amore che emana ricordandoci chi è morto per il troppo amore per noi .mi fa chiedere a tutti voi di unirvi a me urlando a gran voce -il crocifisso non si tocca –
Per la prima volta nella mia vita a quasi 49 anni mi ritrovo con un Crocefisso al collo. Non sono ateo ma non mi annovero certamente fra i ferventi credenti ed in ogni caso porto con piacere addosso il simbolo della cristianità perchè non sopporto l’intolleranza soprattutto quando si maschera dietro presunte aspirazioni di libertarismo. Per quanti sforzi di comprensione faccia mi risulta difficile capire che fastidio possa dare la presenza di un simbolo positivo.
Cara Redazione,
sono il coordinatore del Circolo UAAR – Unione degli Atei e degli Agnostici Razionalisti – di Salerno e apprezzo la vostra iniziativa di un “crocifisso al collo” è un’iniziativa laica e democratica che non impone nulla a nessuno.
Il crocifisso esposto nei luoghi pubblici statali invece presenta un problema non perché offensivo ma perché sintomo di un comportamento discriminatorio da parte dello stato, ricordo infatti che la religione cattolica non è religione di stato dal 1985 (anno in cui entrò in vigore il nuovo concordato firmato nel 1984 dalla Chiesa Cattolica e dall’allora primo ministro Craxi) e dunque i simboli della Chiesa Cattolica non si possono considerare simboli della Repubblica Italiana.
Dunque esponendo il simbolo di una religione specifica (quella Cattolica, ma il problema sarebbe lo stesso se esponesse il simbolo di altra religione o di convinzioni di parte) lo stato di fatto indica un’adesione a quella religione considerandola in qualche modo superiore alle altre, di fatto implicando che i cittadini che non si riconoscono in quella religione non sono cittadini quanto chi in quel simbolo si riconosce.
La cosa è particolarmente grave in quei luoghi dove si formano le coscienze (quali appunto la scuola pubblica) e non si è ancora in grado di esprimere una piena coscienza critica.
Dire che il crocifisso è un simbolo culturale e della tradizione è vero ma sicuramente questo non lo spoglia del suo alto valore religioso per i fedeli della Religione Cattolica.
Nessuno vuole impedire di esibire la propria fede o di comportarsi conformemente ad essa ma riteniamo che lo stato debba farsi garante di questa libertà tanto per i credenti che per i non credenti, e per essere garante non può essere che super-partes rispetto a tutte le opinioni, deve dunque badare a garantirle tutte nel rispetto delle leggi e della costituzione.
In definitiva voglio sottolineare la differenza tra indossare un simbolo religioso, metterlo in un luogo di culto, esporlo in un luogo pubblico ma privato (un negozio ecc) e l’esposizione dello stesso simbolo in un luogo statale ad opera dello stato (imposto per regolamento) quest’atto ha tutt’altro valore simbolico e risulta impositivo in quanto, ripeto, esibire un simbolo di una parte dei cittadini discrimina tutti gli altri.
Cordialmente, Fabio Milito Pagliara
Sono inviperito per la sentenza del consiglio europeo che dice no al crocefisso. Io oltre ad essere un fedele cristiano ho anche uno spiccato senso patriottico per cui il crocefisso, oltre ad essere simbolo del cristianesimo, è anche parte della storia della nostra repubblica. Difendiamo, anche facendo la voce grossa, i nostri valori!
la nostra parrocchia ha aderito alla vostra iniziativa pubblicando un link sul nostro sito http://www.medagliamiracolosa.it
cordiali saluti