"Testimoni digitali" prima giornata…

La scrittura mi evoca in primo luogo non i romanzi, la poesia, la tradizione letteraria, ma l’uomo […]. Scrivo perché non posso sopportare la realtà se non trasformandola […]. Scrivo non per raccontare una storia bensì per costruirla . Con questa citazione (O. Pamuk, Le voci di Istanbul. Scritti e interviste, Datanews, Roma 2007, 13. 28-29) fatta da di S. E. Mons. Mariano Crociata, Segretario generale della Conferenza Episcopale Italiana si è aperto il convegno “Testimoni digitali” a Roma.
“Penso all’idea di usare i media come semplici altoparlanti, quasi che parlare ad alta voce ci porti ad essere più persuasivi; o penso all’idea di usare i media come scettri, quasi che brandendoli come segno di potere dia per questo più forza. Nell’agorà – anche in quella mediatica – non serve imporsi. Serve piuttosto esporsi: offrire se stessi e la propria vita; offrire se stessi e la propria capacità di ascolto. Serve appunto testimoniare il faticoso e apparentemente indecifrabile cammino in cui siamo impegnati. Facendolo anche in questo nostro mondo, sempre più orientato a diventare, ma non a ridursi, a world wide web”. Questa la parte finale dell’intervento di Francesco Casetti, Direttore dipartimento Scienza della Comunicazione, Università Cattolica di Roma.
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