TERREMOTO IN NEPAL Migliaia i morti. L’appello del Papa, gli interventi Caritas
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Migliaia i morti. L’appello del Papa, gli interventi Caritas
“Prego per le vittime, per i feriti e per tutti coloro che soffrono a causa di questa calamità. Abbiano il sostegno della solidarietà fraterna”. Così ieri Papa-Francesco ha espresso vicinanza esortando ad aiutare le popolazioni colpite dal violento terremoto in Nepal e nei Paesi confinanti.
Mentre si contano ormai a migliaia i morti, continuano le ricerche dei sopravvissuti e l’aiuto agli sfollati da parte della rete Caritas, grazie alla mobilitazione a sostegno di Caritas Nepal. “L’aspetto ancor più preoccupante – dice Mahindra, program manager di Caritas Nepal, al momento in Dhulikeli, a sud est di Kathmandu, dove si stava svolgendo la Conferenza sull’agricoltura di Caritas Asia – sono i distretti rurali, dove i danni sono ingenti, le popolazioni molto povere e difficilmente raggiungibili. Le informazioni che ci arrivano da lì parlano di devastazione e di assenza di soccorsi”. L’aeroporto, distante circa un’ora da Dhulikeli, viene aperto e chiuso a singhiozzo e questo rende anche difficile il rientro dei delegati Caritas presenti alla Conferenza.
A Kathmandu Caritas Nepal si sta concentrando al momento nel fornire riparo, teloni di plastica e fogli di lamiera, cibo e acqua alle popolazioni colpite. Ancora molti dormono per la strada. Le scosse di assestamento si susseguono e la notte scorsa la pioggia ha ancor più complicato le operazioni di soccorso.
Caritas Nepal, in coordinamento con le altre Caritas della rete internazionale, si sta organizzando per fornire anche supporto psicologico alle vittime. I bisogni sono crescenti e si cerca di raggiungere soprattutto le famiglie più vulnerabili.
Per questo la Caritas rilancia l’appello alla solidarietà, sottolineando che con 25 euro si possono fornire alimenti essiccati per una famiglia per un mese, mentre con 10 euro si può assicurare: acqua per una famiglia per una settimana; una tenda per ospitare 3 famiglie; 30 kg di riso sufficienti per una famiglia per un mese; Caritas Italiana ha messo a disposizione un primo contributo e, grazie anche ai suoi operatori nell’area, resta in costante contatto con le Caritas dei paesi colpiti, in coordinamento l’intera rete Caritas, con il Nunzio e con tutta la rete ecclesiale.
“La Presidenza di Caritas Italiana, riunita oggi – ha sottolineato il direttore, don Francesco Soddu – è iniziata con un momento di preghiera per le vittime di questo disastro. Invocando la protezione e l’intercessione di Maria ha poi rinnovato per voce del Presidente S.E. Mons. Luigi Bressan e di tutti gli altri membri l’incoraggiamento a proseguire nell’azione di aiuto in maniera sempre più coordinata per rispondere al meglio ai reali bisogni della popolazione”. Un primo contributo è già stato messo a disposizione.
Anche la Presidenza della Conferenza Episcopale Italiana ha comunicato di aver stanziato un primo sostanziale contributo dai fondi 8xmille, destinandolo “alla prima emergenza attraverso S.E. Mons. Salvatore Pennacchio, Nunzio Apostolico in India e Nepal”.