Spiragli di pace….
|La Siria accetta il controllo sull’arsenale chimico
La Siria accetta di mettere sotto controllo internazionale il suo arsenale chimico. Lo ha detto il ministro degli Esteri siriano Walid al Muallim, citato dalla tv di Damasco.
“Dichiaro che la Repubblica Araba Siriana accoglie con favore l’iniziativa russa, indotta dalle preoccupazioni della leadership siriana per le vite dei suoi cittadini e la sicurezza del nostro Paese e motivata anche dalla saggezza della leadership russsa, che sta tentando di prevenire l’aggressione americana contro il nostro popolo”, ha dichiarato Muallem. Manca ora solo l’avallo ufficiale di Bashar Assad per considerare formalmente accettata l’iniziativa di Mosca che potrebbe ulteriormente rinviare l’intervento militare Usa.
Sarebbe “un grande passo avanti” se il regime siriano consegnasse le sue armi chimiche ma allo stesso tempi questa idea non deve essere usata come una “tattica dilatoria”. Lo ha dichiarato il premier britannico
David Cameron, commentando la proposta russa, principale alleato del regime di Assad, di porre l’arsenale chimico di Damasco sotto controllo internazionale.
Il silenzio degli Usa viene rotto dal consigliere per la Sicurezza nazionale Susan Rice, che però non prende posizione sulle affermazioni provenienti da Russia e Siria, limitandosi a sottolineare: “Abbiamo le prove che Assad ha coperto l’uso di armi chimiche”.
La posizione del presidente Obama appare sempre più fragile, col 55% della popolazione che ritiene non sia stato spiegato a sufficienza le ragioni dell’intervento. Anche la maggioranza degli intervistati Democratici (53% contro 35%) è contraria ad un’azione armata, mentre tra i Repubblicani il divario è ancora più netto: il 70% è a sfavore e il 21% è favorevole. Contrario anche il 66% degli indipendenti. In totale le persone intervistate sono state 1.506 e il margine di errore della rilevazione è il +/- 3%.