Siamo in "guerra"!

Alle 17.45 ora italiana sono iniziati i raid aerei contro le forze leali al leader libico Muammar Gheddafi. Aerei francesi hanno aperto il fuoco su un veicolo. Lo ha riferito il ministero della Difesa francese. Sono «una ventina» gli aerei impegnati oggi nell’operazione militare sulla Libia. «Il primo obiettivo è stato distrutto». Così il portavoce del ministero della Difesa francese, Laurent Teisseire, ha annunciato che un veicolo militare di terra libico è stato raggiunto e neutralizzato da una bomba lanciata da un caccia francese. L’operazione contro le forze libiche leali a Muammar Gheddafi, in una zona di 100-150 chilometri intorno a Bengasi, bastione dei rivoltosi nell’est del Paese.

BERLUSCONI: PER ORA SOLO BASI. SE SERVONO RAID
«Per ora solo basi, se servono anche raid. Vorrei tranquillizzare i nostri concittadini: le nostre forze armate ieri hanno fatto un esame approfondito della disponibilità di armi e di missili del regime libico, e la loro conclusione certa è che non ci sono in questo momento armi in dotazione della Libia che possano raggiungere il territorio italiano». Lo ha detto il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi in una conferenza stampa all’ambasciata d’Italia a Parigi al termine del vertice.

«Per quanto riguarda il momento» in cui l’Italia potrebbe partecipare direttamente alle operazioni militari «noi abbiamo ancora la speranza, visto questo schieramento globale, non solo dell’Occidente, ma anche del mondo arabo, che ci possa essere un ripensamento da parte del regime libico». «Si tratta – ha aggiunto – di una soluzione» che il premier auspica sia giudicata di  propria «convenienza dallo stesso regime», che così può porre fine alle sue azioni contro i civili.

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