San Matteo: "Salerno è mia, io la difendo"

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I Santi sono coloro che in vita hanno imitato Gesù Cristo nella radicalità delle scelte; gli Apostoli, sono coloro che nell’immediato hanno calcato lo stesso “selciato” , facendo scaturire da cuori pagani l’amore per Dio.
Essi hanno speso la loro quotidianità nella comunione piena, ponendosi  come testimoni autentici  del Cristo morto e risorto per noi.
Gesù  "vede"  il nostro Matteo, poco dopo aver guarito un paralitico. Lo chiama. Lui si alza di colpo, lascia tutto e lo segue. Da quel momento nasce un "Uomo" nuovo, dalla chiamata Matteo, risorge a vita nuova, lascia le sue sicurezze, lascia le sue ricchezze terrene, per vestirsi dei panni dell’umiltà, della povertà esteriore. Pochissimo sappiamo della sua vita. Ma abbiamo il suo VangeloLo stesso Vangelo che la Chiesa usa quale strumento di evangelizzazione e di predicazione in tantissime circostanze.  Matteo ci insegna anche come pregare (Mt 6,5-6) e cosa pregare (Mt 6,7-14).  Ci invita al digiuno (Mt 6,16-18) ci regala il vero tesoro (Mt 6,19-21). Matteo nell’apparizione in Galilea di Gesù riceve la missione universale: "Mi è stato dato ogni potere in cielo e in terra.  Andate dunque e ammaestrate tutte le nazioni, battezzandole nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo, insegnando loro ad osservare tutto ciò che vi ho comandato.  Ecco, io sono con voi tutti i giorni, fino alla fine del mondo".
San Matteo, proteggi la nostra città, proteggi il nostro Vescovo, i nostri sacerdoti, i nostri diaconi e tutta la Chiesa che è in Salerno-Campagna-Acerno.
 

 

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