San Giovanni Maria Vianney, auguri a tutti i "sacerdoti"
| Nell’Anno Sacerdotale appena iniziato nel solco e nell’insegnamento del Santo Curato d’Ars, siamo vicini a tutti i sacerdoti che con fatica, passione, tenacia e fede portano avanti l’insegnamento del Cristo morto e risorto per tutti noi.
A nome di tutta la comunità di Aiello-Acquamela (SA) auguriamo a don Nello Senatore e don Angelo Maria Cuozzo, di seguire le orme tracciate dal Santo curato d’Ars e rimanere sempre "sacerdoti" fedeli a Cristo e alla Chiesa. Auguri.
“Fedeltà di Cristo, fedeltà del sacerdote”: questo il tema dello speciale Anno Sacerdotale, annunciato per quest’anno dal Papa, in occasione del 150.mo anniversario della morte del Santo Curato d’Ars, Giovanni Maria Vianney.
Dardilly (Lione, Francia), 8 maggio 1786 – Ars-sur-Formans (Ain, Francia), 4 agosto 1859
Giovanni Maria Vianney nacque l’8 maggio 1786 a Dardilly, Lione, in Francia. Di famiglia contadina e privo della prima formazione, riuscì, nell’agosto 1815, ad essere ordinato sacerdote. Per farlo sacerdote, ci volle tutta la tenacia dell’abbé Charles Balley, parroco di Ecully, presso Lione: lo avviò al seminario, lo riaccolse quando venne sospeso dagli studi. Giovanni Maria Vianney, appena prete, tornò a Ecully come vicario dell’abbé Balley. Alla morte di Balley, fu mandato ad Ars-en-Dombes, un borgo con meno di trecento abitanti. Giovanni Maria Vianney, noto come il curato d’Ars, si dedicò all’evangelizzazione, attraverso l’esempio della sua bontà e carità. Ma fu sempre tormentato dal pensiero di non essere degno del suo compito. Trascorreva le giornate dedicandosi a celebrare la Messa e a confessare, senza risparmiarsi. Morì nel 1859. Papa Pio XI lo proclamerà santo nel 1925. Verrà indicato modello e patrono del clero parrocchiale.
Etimologia: Giovanni = il Signore è benefico, dono del Signore, dall’ebraico
Martirologio Romano: Memoria di san Giovanni Maria Vianney, sacerdote, che per oltre quarant’anni guidò in modo mirabile la parrocchia a lui affidata nel villaggio di Ars vicino a Belley in Francia, con l’assidua predicazione, la preghiera e una vita di penitenza. Ogni giorno nella catechesi che impartiva a bambini e adulti, nella riconciliazione che amministrava ai penitenti e nelle opere pervase di quell’ardente carità, che egli attingeva dalla santa Eucaristia come da una fonte, avanzò a tal punto da diffondere in ogni dove il suo consiglio e avvicinare saggiamente tanti a Dio.
(da santiebeati.it)
Auguri ai nostri due impareggiabili sacerdoti. Un sacerdote attento e sensibile è una benedizione per una comunità parrocchiale… figurarsi due 🙂