Salerno: dopo le "Messe" la proposta del giornale

Vi riportiamo integralmente l’articolo che il professore Riccardo Rampolla vice direttore dell’ufficio diocesano comunicazioni sociali ha scritto per il quotidiano “Avvenire”, che si allega al presente articolo.


La Giornata del quotidiano appena trascorsa nella metropolìa salernitana ha dato un responso: in questo ‘areopago’ così ampio dell’informazione «a tutti i costi», una ‘voce’ autorevole, che parla con il linguaggio della verità, dell’onestà e della giustizia si impone con forza e determinazione. È quella di «Avvenire». Questa domenica ha dimostrato che la presenza nelle edicole del nostro quotidiano rappresenta un forte punto di riferimento, oltre che un bisogno. Soprattutto quando vengono raccontati fatti, eventi, situazioni che ci coinvolgono direttamente perché relativi alle nostre parrocchie o alle nostre foranìe.

In un tempo in cui la gente legge poco e tanti media propongono notizie incalzanti, che riusciamo appena a percepire, «Avvenire» davvero mostra tutta la sua freschezza editoriale, rappresenta con autorevolezza, dopo la famiglia e la scuola, una forte agenzia educativa. In tutto questo si propongono gli animatori della comunicazione e della cultura, quelle particolari figure pastorali proposte dal Direttorio dei vescovi italiani. Animatori che, durante la settimana, nelle sale della comunità sottopongono all’attenzione articoli particolarmente ricchi di contenuto.
E questi giovani li abbiamo visti domenica scorsa dinanzi alle edicole a ‘caccia’ delle copie di Avvenire da comprare e sul sagrato delle chiese, al termine delle Messe, a distribuirle. Con entusiasmo ogni anno crescente. Stavolta, il giornale era ancora più ricco: conteneva l’inserto della metropolìa di Salerno, otto pagine tutte da leggere. E su cui riflettere.

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