Ricette anticrisi: così cambiano le abitudini di spesa degli italiani
|La crisi cambia lo stile di vita degli italiani e la necessità di risparmiare impone svolte drastiche nelle ‘abitudini di spesa’. Si torna a mangiare a casa e si rinuncia anche al rito domenicale delle ‘pastarelle’, dopo aver già tagliato sugli acquisti di automobili, vestiario, scarpe e viaggi. Unica eccezione nella generale contrazione dei consumi si registra nel mercato dei telefonini e della tecnologia che continua a fare la parte del leone. Questa la fotografia scattata dalla Confcommercio in una indagine sul ‘paniere di spesa’ delle famiglie italiane tra il 1992 e il 2012.
Recessione a parte, dall’analisi emerge che nel giro degli ultimi 20 anni in cima ai desideri degli italiani non ci sono più le automobili, ormai soppiantate da telefonia e Hi-Tech. Di pari passo aumenta la spesa degli italiani con carta di credito e, stando alle previsioni elaborate da CartaSi, la ripresa e vedrà un trend di crescita nel 2014 e nel 2015 anche grazie all’e-commerce.
Ecco più in dettaglio come è cambiato l’orientamento al consumo negli ultimi 20 anni:
MENO VESTITI E AUTO, PIÙ TELEFONINI
Abbigliamento, mezzi di trasporto, alimentazione domestica e benessere personale sono le voci di consumo che, dal 1992 ad oggi, si sono maggiormente ridotte con un calo di quasi il 2%. Nello stesso periodo, la spesa per telecomunicazioni è più che quadruplicata, passando dallo 0,8% al 3,3%, costituendo il principale
cambiamento nelle abitudini di consumo.
ULTIMI 5 ANNI A INSEGNA HI TECH
Si fa ancora più marcata l’accelerazione dei consumi nel settore Hi-Tech mentre peggiora la contrazione nel segmento trasporti. Gli acquisti di beni per la telefonia aumentano del 77%, quelli per computer, televisori,
hi-fi e accessori di quasi il 21%. Di contro, quella dei mezzi di trasporto è la voce di consumo che segna il risultato peggiore con un calo di oltre il 45%.
CRISI ULTIMO ANNO, SI MANGIA A CASA
Con il picco della crisi si tagliano anche pranzi e cene al ristorante. Gli italiani tornano a mangiare in casa, mentre continua a ridursi la spesa su automobili, abbigliamento e calzature con una flessione di mezzo punto percentuale. Confcommercio spiega che “l’alimentazione in casa cresce nel 2012 a causa dell’eccezionale crollo di redditi e consumi. Al contrario di quanto accade nei periodi di crescita, nei periodi fortemente recessivi la quota dei beni basici sul budget complessivo sale ed è l’ennesima testimonianza della gravità della crisi”.
DOLCI DIVENTANO FAI-DA-TE
In base ai calcoli della Coldiretti, gli italiani hanno ridotto del 10% gli acquisti in pasticceria, per una spesa media di appena 147 euro nell’ultimo anno, preferendo rimboccarsi le maniche per la preparazione casalinga di torte e dolciumi fai-da-te.
CARTE CREDITO SEGNALANO MINI RIPRESA
Nonostante la recessione galoppante, cresce la spesa degli italiani con carta di credito. CartaSi segnala, diffondendo i dati dell’Osservatorio di ottobre, “un ritorno alla spesa che non ci aspettavamo”. Un buon segnale dunque ma legato solo alle spese ‘elettroniche’ con un +2,9% nel 2014, e un +2,6% nel 2015, portando il totale speso con carta a 81,7 miliardi di euro (erano 76,3 miliardi a fine 2012), il 17,2% dei quali arriverà dall’e-commerce.