Pakistan, uccisi due cristiani accusati di blasfemia
|Rashid Emmanuel e Sajid Masih Emmanuel, due fratelli cristiani a processo con l’accusa di blasfemia, sono stati uccisi oggi a colpi di arma da fuoco all’uscita del tribunale. Un commando di sconosciuti ha colpito all’esterno del tribunale di Faisalabad, nel Punjab. I due uomini, ammanettati, dovevano rientrare in carcere al termine dell’udienza. Fin dai giorni scorsi la comunità cristiana della città aveva lanciato l’allarme, nel timore di nuovi attacchi. I musulmani avevano promosso una manifestazione di protesta, in cui chiedevano la condanna a morte per i due fratelli cristiani.
Il delitto si è consumato oggi all’esterno del tribunale di Faisalabad, dove si era da poco conclusa l’udienza per Rashid e Sajid Masih. L’attacco è stato compiuto da uomini con il viso coperto che hanno freddato Rahid e Sajjid Emmanuel mentre uscivano dal palazzo giudiziario dove si era tenuto il processo a loro carico concluso con l’assoluzione. Durante l’attacco è rimasto ferito anche un poliziotto.
Da giorni la comunità musulmana della città, aizzata dagli imam, manifestava chiedendo la condanna a morte dei due fratelli. Erano stati arrestati un mese fa, dopo il ritrovamento di alcuni volantini “blasfemi” – profanavano la memoria di Maometto – sui quali vi sarebbe stato il loro nome. Shahbaz Bhatti, Ministro per le minoranze di fede cattolica, parla di false accuse contro i cristiani, fabbricate ad arte da persone che nutrivano rancori personali verso i due fratelli, uno dei quali era un pastore protestante.
Peter Jacob, segretario esecutivo della Commissione nazionale di Giustizia e Pace della Chiesa cattolica (Ncjp), condanna senza mezzi termini l’omicidio dei due fratelli, «a giudizio per un presunto caso di blasfemia» e rinnova l’appello perché il governo abroghi la legge. L’attivista sottolinea lo stato di «profonda preoccupazione» per la comunità cristiana pakistana e stigmatizza «l’apatia» dell’esecutivo nel punire gli abusi legati alla blasfemia.
La settimana scorsa molte famiglie cristiane avevano abbandonato il quartiere di Waris Pura, a Faisalabad, nel timore di violenze. Il 15 luglio un corteo di protesta è sfilato per la città, chiedendo la condanna a morte dei due fratelli. Il giorno successivo, al termine della preghiera del venerdì, le guide religiose musulmane hanno aizzato la folla, invitandola a manifestare nuovamente contro i cristiani. Durante le manifestazioni, la folla ha preso a sassate la chiesa cattolica del Santo Rosario.
L’uccisione dei due fratelli, il cui arresto ha suscitato molto clamore nel mondo cristiano, avviene proprio mentre in Pakistan si trova in visita il segretario di Stato Usa Hillary Clinton.
Da “Avvenire” on line del 19 luglio 2010