Ottobre Missionario: "Vangelo senza confini"
|«Il mese d’ottobre dev’essere considerato, in tutti i paesi, come il mese della Missione universale. La penultima domenica è chiamata Giornata della Missione universale e costituisce l’apice della festa della cattolicità e della solidarietà universale» Papa Giovanni Paolo II.
VANGELO SENZA CONFINI, è questo lo slogan, scelto dalla Chiesa Italiana, per il prossimo mese dell’ Ottobre Missionario.
Infatti, il Santo Padre, nel Messaggio per la prossima Giornata Missionaria Mondiale (18 ottobre 2009) scrive: "La Chiesa universale, senza confini e senza frontiere, si sente responsabile dell’annuncio del Vangelo di fronte ai popoli interi (cfr. Evangelii nuntiandi, 53). Essa, germe di speranza per vocazione, deve continuare il servizio di Cristo al mondo. La sua missione e il suo servizio non sono a misura dei bisogni materiali o anche spirituali che si esauriscono nel quadro dell’esistenza temporale, ma di una salvezza trascendente, che si attua nel Regno di Dio (cfr. Evangelii nuntiandi, 27)". La Giornata dedicata alle missioni – continua il Santo Padre – è anche occasione per ricordare le Chiese locali e i missionari e le missionarie “che si trovano a testimoniare e diffondere il Regno di Dio in situazioni di persecuzione, con forme di oppressione che vanno dalla discriminazione sociale fino al carcere, alla tortura e alla morte. Non sono pochi quelli che attualmente sono messi a morte a causa del suo ‘Nome’… La partecipazione alla missione di Cristo, infatti, contrassegna anche il vivere degli annunciatori del Vangelo, cui è riservato lo stesso destino del loro Maestro”.
Infatti, il Santo Padre, nel Messaggio per la prossima Giornata Missionaria Mondiale (18 ottobre 2009) scrive: "La Chiesa universale, senza confini e senza frontiere, si sente responsabile dell’annuncio del Vangelo di fronte ai popoli interi (cfr. Evangelii nuntiandi, 53). Essa, germe di speranza per vocazione, deve continuare il servizio di Cristo al mondo. La sua missione e il suo servizio non sono a misura dei bisogni materiali o anche spirituali che si esauriscono nel quadro dell’esistenza temporale, ma di una salvezza trascendente, che si attua nel Regno di Dio (cfr. Evangelii nuntiandi, 27)". La Giornata dedicata alle missioni – continua il Santo Padre – è anche occasione per ricordare le Chiese locali e i missionari e le missionarie “che si trovano a testimoniare e diffondere il Regno di Dio in situazioni di persecuzione, con forme di oppressione che vanno dalla discriminazione sociale fino al carcere, alla tortura e alla morte. Non sono pochi quelli che attualmente sono messi a morte a causa del suo ‘Nome’… La partecipazione alla missione di Cristo, infatti, contrassegna anche il vivere degli annunciatori del Vangelo, cui è riservato lo stesso destino del loro Maestro”.