New media, Bagnasco: "Integriamo lo stare connessi con lo stare con gli altri"
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Dal sito internet dell’Ufficio Nazionale Comunicazioni Sociali, riportiamo integralmente l’intervista del cardinale Bagnasco, rilasciata al quotidiano “Il sole 24 ore”.
“I media sia i vecchi, come il giornale e la radio, sia i nuovi come il cellulare e il Pc attestano un desiderio profondo che è quello della relazione”. E’ la risposta che il cardinale Angelo Bagnasco, arcivescovo di Genova e Presidente della CEI, ha dato al direttore de Il Sole 24 Ore nell’intervista pubblicata l’11 aprile 2010. Alla domanda del giornalista su “qual è il suo giudizio sui new media”, il cardinale ha detto: “Anche la Rete, come ogni fenomeno umano, ha le sue potenzialità e pure le sue ambiguità. Ma certamente è un ambiente dentro il quale può crescere la nostra umanità, soprattutto se impareremo dai giovani ad integrare sempre di più lo stare “connessi” con lo stare con gli altri. Il virtuale non è necessariamente alternativo al reale, ma può essere un enorme potenziale per il dialogo e l’amicizia tra i popoli e le singole persone”.
“I media sia i vecchi, come il giornale e la radio, sia i nuovi come il cellulare e il Pc attestano un desiderio profondo che è quello della relazione”. E’ la risposta che il cardinale Angelo Bagnasco, arcivescovo di Genova e Presidente della CEI, ha dato al direttore de Il Sole 24 Ore nell’intervista pubblicata l’11 aprile 2010. Alla domanda del giornalista su “qual è il suo giudizio sui new media”, il cardinale ha detto: “Anche la Rete, come ogni fenomeno umano, ha le sue potenzialità e pure le sue ambiguità. Ma certamente è un ambiente dentro il quale può crescere la nostra umanità, soprattutto se impareremo dai giovani ad integrare sempre di più lo stare “connessi” con lo stare con gli altri. Il virtuale non è necessariamente alternativo al reale, ma può essere un enorme potenziale per il dialogo e l’amicizia tra i popoli e le singole persone”.