"Ministro Straordinario della Comunione"
|Ufficio Liturgico
Anche questa facoltà scomparve. Ad alcuni laici veniva affidato il compito di recare il viatico ai moribondi. Tale ministero viene riscoperto e riproposto dalla Istruzione "Immensae caritatis" del 29 gennaio 1973.
* E’ un ministero affine a quello dell’Accolitato. Questo servizio se ne differenzia però per il campo più ristretto per le circostanze eccezionali in cui può essere esercitato.
* E’ un incarico straordinario, non permanente, concesso in relazione a particolari e reali necessità di situazioni, di tempi e di persone.
* Ministro Straordinario della Comunione può essere tanto l’uomo quanto la donna. La possibilità di questo servizio è un gesto di squisita carità della Chiesa "perchè non restino privi della luce e del conforto di questo Sacramento i fedeli che desiderano partecipare al banchetto eucaristico " e ai frutti del sacrificio di Cristo.
* Il bene spirituale e pastorale che proviene da questo ministero è considerevole sia per i singoli fedeli che per le case religiose, per gli ospedali, per le case di cura e per gli ammalati nelle loro case.
* In circostanze straordinarie, dovute ad una particolare affluenza dei fedeli alla celebrazione eucaristica, in assenza di ministri ordinati (Presbiteri e Diaconi) o di ministri istituiti (Lettori ed Accoliti), è prevista la deputazione ad actum (Messale pag. 1046 ), cioè per quella sola circostanza di alcuni fedeli .
* In via ordinaria , invece , il mandato viene conferito dal Vescovo a fedeli presentati mediante domanda rivolta all’Ufficio Liturgico dal Parroco della propria parrocchia di residenza ;
° ha durata triennale o massimo quinquennale;
° il rinnovo del mandato non è automatico, ma si richiede che il Ministro Straordinario abbia realmente vissuto il proprio ministero secondo le regole enunciate ed abbia
frequentato i corsi di formazione ;
° deve essere esercitato solo ed esclusivamente nell’ambito della Parrocchia di appartenenza ;
° si richiede che abbia ricevuto il Sacramento della Confermazione;
° che abbia compiuto i 25 anni e non superato i 60 anni;
° si richiede la frequenza ai Corsi di Formazione a livello diocesano e agli incontri programmati, onde consentire una particolare preparazione nel campo della evangelizzazione, nei gruppi liturgici parrocchiali e nel settore della carità.
alla Comunione e in assenza di Presbiteri, Diaconi, Accoliti.
b) Distribuzione della Comunione fuori della S. Messa:
° in Chiesa o in un oratorio (in orari fissati ed in forma comunitaria);
° nelle case degli ammalati e degli anziani impediti di partecipare alla S. Messa (si raccomanda di non "servire " un numero eccessivo di ammalati).
Quindi :
° far si che quanti sono costretti a letto -anziani e diversamente abili- di tanto in tanto partecipino alla S. Messa in Parrocchia, incontrando la comunità e divenendo parte integrante dell’assemblea domenicale;
° quando ciò non è possibile il Ministro Straordinario porterà la Comunione in casa degli ammalati.
In questa seconda ipotesi il rapporto della Comunione con il Sacrificio Eucaristico e con la comunità risalta in tutta la sua evidenza se si è attenti a portare la Comunione ai malati soprattutto nei giorni festivi in continuità con la S. Messa, a prolungamento della celebrazione che vede riunita la comunità parrocchiale. Infatti come ricordano i nostri Vescovi, la Comunione ai malati in relazione con la S. Messa domenicale è un’espressione della presa di coscienza da parte della comunità che anche i fratelli costretti per ragioni di salute ad essere assenti sono incorporati in Cristo e una profonda esigenza di solidarietà li unisce alla Chiesa che celebra l’Eucarestia.
Il servizio del Ministro Straordinario che reca il duplice dono della Parola e della Comunione Eucaristica, se preparato e continuato nel dialogo di amicizia e di fraternità, diventa chiara testimonianza della delicata attenzione di Cristo che ha preso su di se le nostre infermità e i nostri dolori.
E’ compito del ministro Straordinario, solo in mancanza di altri ministri, portare il viatico all’ammalato, come pure, avrà cura di informare il Parroco circa la gravità della malattia perchè l’ammalato sia opportunamente preparato a chiedere e a ricevere il Sacramento dell’Unzione degli Infermi, lo stesso farà per la Confessione.
Il ministero non si esaurisce nel portare la Comunione continua nella carità, visitando durante la settimana gli ammalati e gli anziani, sostenendoli nella sofferenza ed invitandoli a pregare sia da soli che con i familiari e le persone addette alla loro cura.
Altro compito è l’esposizione del SS. Sacramento (in forma semplice e solo nei casi previsti dalla Liturgia).
° abbia la consapevolezza di essere inviato dalla Comunità e non agisce a livello personale;
° abbia uno spirito di sacrificio (tempo, dedizione, affezione, disponibilità specie nei giorni festivi );
° abbia amore per gli infermi e gli anziani;
° abbia amore verso l’Eucarestia;
° abbia un’attenzione pastorale che vada oltre il fatto di portare la Comunione (visite, attenzioni, assistenza sanitaria e qualche volta anche economica).
° negli spostamenti il Ministro sia raccolto in preghiera, non si fermi a parlare con nessuno, vada direttamente dagli ammalati e non faccia tappe intermedie (la spesa od altro…);
° l’Eucarestia , se non consumata tutta , non venga assolutamente portata a casa ma al Tabernacolo , dove è stata presa o meglio ancora nelle mani del ministro da cui si è ricevuta ;
° si cerchi di ricevere l’Eucarestia, da portare agli ammalati, durante la Celebrazione
Eucaristica domenicale e non nelle ore più impensabili quasi in forma clandestina;
° quando il ministro porta l’Eucarestia agli ammalati, vada vestito decorosamente, per rispetto a Gesù nell’Eucarestia e all’ammalato;
° il ministro abbia cura di lavarsi le mani e di non essere eccessivamente "agghindato ", da smalti, anelli o altro. Una bella semplicità non guasta mai!
° Durante la Celebrazione Eucaristica è permesso ai soli uomini indossare la "tarcisiana " (non il camice) in quanto ministri adulti, poiché l’abito proprio del Ministro Straordinario è quello " laicale ";
° si evitino assolutamente screzi e dissapori tra i ministri, relativi al proprio servizio, perchè entrerebbero in spaventosa contraddizione con ciò che portano e con il nome che portano cioè "Ministri Straordinari della Comunione ", ciò squalifica il ministro e reca grave offesa a GESÙ COMUNIONE. La spiritualità del Ministro Straordinario, quindi non può che essere eucaristica.
E’ quindi un’ulteriore via offerta agli operatori pastorali per evangelizzare, per cui si richiede che il Ministro Straordinario della Comunione partecipi ai ritiri, agli incontri, ai corsi di formazione che l’Ufficio Liturgico e la Pastorale della Salute propongono annualmente .
DOMANDA : NEI CASI IN CUI IL MINISRO CHE PORTA LA COMUNIONE E NON LO TROVA IN CASA,
OPPURE, GIACCHE IL MALATO RIESCE APPENA AD INGERIRE UN PICCOO FRAMMENTO DELLA EUCARESTIA, IL RESTO CHE NE RIMANE OPPURE ‘EUCARESTIA CHE NON è STATA CONSUMATA DAL MALATO ASSENTE,
PUò CONSUMARLA IL MINISTRO COMUNICANDOSI DA SOLO? CIOè PUò DARSI DA SE STESSO LA COMUNIONE?
ATTENDO RISPOSTasulla mia E-mail.§ Grazie
DOMANDA : NEI CASI IN CUI IL MINISTRO STRAORDINARIO CHE PORTA LA COMUNIONE AL MALATO E NON LO TROVA IN CASA,
OPPURE, GIACCHE IL MALATO RIESCE APPENA AD INGERIRE UN PICCOO FRAMMENTO DELLA EUCARESTIA, IL RESTO CHE NE RIMANE OPPURE L‘EUCARESTIA CHE NON è STATA CONSUMATA DAL MALATO ASSENTE,
PUò ESSERE CONSUMATA DAL IL MINISTRO CHE LA PORTAVA COMUNICANDOSI DA SOLO? CIOè PUò DARSI DA SE STESSO LA COMUNIONE?
ATTENDO RISPOSTasulla mia E-mail.§ Grazie
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Il ministro straordinario deve per forza portare ad un malato di quella parrocchia o può anche a malati che fanno parte di altra parrocchia se necessari?
Intendevo malato della parrocchia dove lui è ministro!