Mese di Maggio: parlare con Maria di Gesù… trentesimo giorno
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Meditazione sul sacramento dell’Eucarestia
1. Gesù, venuta l’ora, avendo amato i suoi che erano nel mondo, li amò sino alla fine. Mentre cenava con loro, prese il pane e rese grazie, lo spezzò, lo diede ai suoi discepoli e disse: «Prendete e mangiatene tutti: questo è il mio corpo offerto in sacrificio per voi». Poi prese il calice del vino, rese grazie con la preghiera di benedizione, lo diede ai suoi discepoli e disse: «Prendete e bevetene tutti: questo è il calice del mio sangue versato per voi e per tutti in remissione dei peccati. Fate questo in memoria di me».
2. In questo sacramento, Gesù Cristo dona il suo corpo immolato perché sia per noi nutrimento e forza, offre il suo sangue versato perché diventi per noi bevanda che ci lava da ogni colpa. Nell’Eucarestia si realizza per davvero la nostra unione perfetta con Gesù e la Trinità santissima. Il nostro corpo intero diventa allora più sacro delle chiese, degli altari, dei calici; abbiamo in noi il re della gloria e noi diventiamo suoi, come sarà in paradiso.
3. Nell’Eucarestia Gesù ci mette a disposizione tutte le grazie necessarie per vincere il demonio, per dominare le passioni, per distaccarci dalla vanità della gloria del mondo. Questo cibo di vita fa i santi. Se noi siamo così deboli, se non progrediamo nella vita cristiana, è perché non riconosciamo davvero il Signore nell’Eucarestia, non ci accostiamo a lui con sufficiente comprensione e rispetto, non ci prepariamo a riceverlo con un comportamento quotidiano da veri figli di Dio. Dobbiamo sapere che l’incontro e la comunione con Gesù è la sola strada utile per la nostra salvezza.
La carne di Cristo è la stessa carne di Maria. Quel Gesù che riceviamo nell’Eucarestia è infatti lo stesso che è nato da lei. Se Gesù si dà a noi per diventare la nostra forza e la nostra salvezza, dobbiamo essere riconoscenti anche alla Madonna che gli ha dato il corpo e il sangue, che non lo ha mai abbandonato e lo ha seguito fin sul Calvario dove si è compiuto l’estremo sacrificio.
Maria ci insegna che non dobbiamo mai abbandonare Gesù, dobbiamo visitarlo spesso nelle chiese, parlare e confidarci con lui nella preghiera, partecipare al sacrificio della Messa e riceverlo nella santa Comunione. «Se non mangiate la mia carne e non bevete il mio sangue» ha detto un giorno Gesù «non avrete in voi la vita».
La Madonna può essere contenta per il poco rispetto che abbiamo in chiesa dove c’è l’Eucarestia, per l’abbandono in cui lasciamo Gesù sugli altari, per la poca frequenza e lo scarso fervore con cui ci accostiamo alla Comunione? Chiediamo perdono per la nostra ingratitudine e indifferenza verso questo sacramento, e facciamo il proposito di essere più rispettosi e attenti verso Gesù eucaristico.
PATER, AVE, GLORIA