Lettere alla redazione
Continuiamo la pubblicazione delle lettere giunte al giornale parrocchiale Incontro. È la volta di un "Aiellese sfiduciato" che propone un tema che è ormai divenuto di estrema urgenza: il degrado delle frazioni di Aiello e Acquamela.
Ringraziando ancora gli autori, auguriamo buona letture e auspichiamo una viva discussione.
Cari amici della redazione,
con il Vostro giornale , quale voce libera della nostra comunità , nel corso di questi anni, avete proposto o sostenuto grandi battaglie di civiltà , nell’esclusivo interesse dei cittadini della valle dell’Irno.
Spesso siete stati aspramente criticati, considerati faziosi, di parte , ma i cittadini hanno sempre dimostrato di sapere da che parte stesse la verità.
Perché Vi scrivo? Perché amo questa terra, questi che sono stati i luoghi della mia infanzia, della mia giovinezza, della mia età matura. E se ami qualcuno o qualcosa, non puoi rassegnarti all’idea che questo qualcuno o qualcosa sia fatto oggetto di un torto, di un’offesa., di un’umiliazione
Soffro perché dopo aver visto realizzare tante opere, spesso inutili e costose sono costretto a vedere il palazzo della Regina Margherita di Durazzo, offeso a morte, sfregiato, abbandonato, ultimamente ingabbiato come una bestia pericolosa, sperando e facendo voti cha la furia degli elementi, gli dia il colpo di grazia, lo faccia crollare, con buona pace della storia e della cultura e con grande gioia dei palazzinari.
Come non soffrire davanti al degrado, al giornaliero disfacimento, con gravi rischi per la stessa incolumità dei cittadini, di piazza Trivio, una piazza mal progettata, mal costruita, mai manutentata, insomma un obbrobrio costata alla comunità fior di milioni di vecchie lire.
Che dire del Palazzo Santoro, un vero gioiello di architettura, destinato all’incuria, all’abbandono.
In questo palazzo qualche anno fa fu trafugato l’artistico stemma di famiglia, oggi gli antichi ed artistici infissi usati come legna da ardere.
Da più di quindici anni erano stati previsti iscrizioni in bilancio delle somme per l’acquisto ed il recupero della capella Murino.
Oggi, questo manufatto, insieme alla piazza Trivio e al quel prefabbricato affettato come un pezzo di gruviera è il peggior biglietto da visita per i visitatori interessati o occasionali e soprattutto di chi ogni giorno vive questi luoghi.
Perché allora meravigliarsi della disaffezione dei cittadini nei confronti della politica e dei politici, quando gli impegni assunti in campagna elettorale continuano ad essere solo un esercizio di buone intenzioni.
La grande ammucchiata di bianchi,rossi ,neri e verdi ha prodotto la sconfitta del candidato Giovanni Moscatiello , ma per i cittadini solo illusioni.
Chi con grande enfasi aveva annunciato ai quattro venti di rinunciare in caso di vittoria ad ogni qualsivoglia incarico ,da subito dimentico della sua promessa, ha invece fatto incetta di incarichi.
Cosa ancora più grave , questo Assessore continua ad ignorare le più elementari esigenze della Sua gente ; così come coloro, che perdenti, avevano annunciato una costruttiva e strennua opposizione, da subito sembrano essersi rassegnati ad un quinquennio di serena attesa.
Mi sembra dunque doveroso chiedere attraverso il Vostro giornale un pubblico dibattito nel corso del quale al diritto di governare rivendicato da chi ha vinto le elezioni, possa fare riscontro il diritto dei cittadini ad essere ben governati.
Un Aiellese sfiduciato
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