Lettera aperta…

 al Sindaco di Baronissi

 

Francesco Cosimato
e al presidente dell’associazione
"Il Punto"
dalla presidenza nazionale AICAT
 

La pubblichiamo integralmente

 
FESTA DELLA BIRRA
Lettera aperta al Sindaco di Baronissi
e all’Associazione “IL PUNTO”
 
Gentili Signori,
sto seguendo con particolare interesse il dibattito nato intorno all’organizzazione della “Festa della Birra” a Baronissi e devo dire che il merito della questione è di  grande importanza ed attualità e trascende opportunamente anche i confini angusti del campanile, in cui qualche polemista da talk show di provincia  cerca di circoscrivere la vicenda con discutibili cadute di stile .
La realtà drammatica che voi evitate di prendere in considerazione, è che l’emergenza alcol oggi dilagante in Italia è nata anche grazie alla miriade infinita di eventi collettivi,come le sagre e le feste a base di bevande alcoliche, incentrati sul catastroifico binomio alcol-divertimento.
Ed è unanimemente riconosciuto da chi si occupa di sicurezza che la catastrofe alcolica sulle strade non è assolutamente legata prioritariamente al fenomeno dell’alcolismo.
Infatti, la maggior parte degli incidenti stradali e delle violenze individuali o di gruppo sono figli di una cultura del bere sempre,dovunque e comunque. Meglio ancora se incentivato dalla logica  del “paga e bevi quanto vuoi”.
Questo spiega perché una persona che  beve in maniera anche episodica o sporadica può causare,senza avere problemi di alcoldipendenza:
a) incidenti stradali e coinvolgere in essi centinaia di innocenti, magari assolutamente sobri. ma a questo punto vittime del comportamento alcolcorrelato di chi guida;
b) risse,violenze, lesioni gravi o mortali  a terzi, episodi di vandalismo.
Allora è evidente che i rischi non riguardano solo chi beve ma sempre più chi subisce passivamente gli effetti del bere altrui.
 Sono davvero commosso dal tentativo del sindaco Cosimato e degli organizzatori della “Festa della Birra” di accreditare la tesi che  il problema  vero da evitare è lo sballo, non il consumo moderato.
Forse a costoro sfugge, pur essendo operatori della salute, che il rischio di incidenti stradali è tre volte superiore alla norma già ad un livello di alcolemia pari a 0,50 mg/dl, che è l’attuale limite legale: cioè ad un consumo pari a circa due  lattine di birra. Si consideri che con tre-quattro lattine (alcolemia tra 0,7 e 1,00) il rischio aumenta di ben 11 volte.!!!!
 Per tale motivo gli esperti dell’OMS di concerto con molti Stati Europei sono ormai prossimi a chiedere all’UE l’applicazione del livello ZERO di alcolemia alla guida.
A partire da ciò, mi chiedo  quanti in una “Festa della Birra” si limitano ad UN boccale o ad UNA lattina di birra e comunque sia, per prudenza, fanno guidare l’amico sobrio?
Poiché è stato annunciato che  durante le serate della Festa ci saranno esperti che faranno lezioni di educazione al bere, mi permetto di sottoporre al sindaco Cosimato, nel sua duplice ruolo di medico e di massima autorità della salute pubblica, ed al responsabile dell’associazione “Il Punto”, in qualità di operatore della salute, i seguenti quesiti :
1) se le lezioni suddette saranno conformi alla linee guida dell’Istituto superiore di Sanità, del Ministero della Salute, dell’INRAN (Istituto per la Nutrizione del Ministero delle Politiche Agricole);
2)se saranno adottate misure atte a verificare l’attuazione del divieto di somministrazione di bevande alcoliche ai minori di 16 anni, età al di sotto della quale l’organismo non è capace di metabolizzare l’alcol;
3)se durante la manifestazione sarà sconsigliato l’assunzione di bevande alcoliche alle seguenti categorie di persone :
donne in gravidanza;
persone affetti da epilessia;
cardiopatici;
persone che effettuano terapie con psicofarmaci;
pazienti con problemi epatici; diabetici; tossicodipendenti;  alcoldipendenti ovviamente; conducenti di auto e moto.
4) se sarà fatto presente che l’alcol è una sostanza tossica capace di  produrre sessanta diversi tipi di malattie e condizioni di malattia e danno quali incidenti, disordini mentali e comportamentali,tumori,malattie cardiovascolari, malattie muscolari, malattie dell’apparto riproduttivo e disturbi prenatali, malattie gastrointestinali (cfr. “Alcol in Europa: una prospettiva di salute pubblica “di Anderson e Baumberg  -Institute of Alcohol Studies- Londra, Giugno 2006);
5)se all’uscita delle aree di parcheggio attigue alla Festa saranno effettuati controlli alcolimetrici sul tasso di alcol nel sangue di chi si mette alla guida di un veicolo.
 Caro sindaco, ho letto qualche giorno fa che a suo parere vendere Ferrari non significa promuovere la guida pericolosa.
A parte che è difficile comprare un bolide per fare lo struscio sul lungomare o in centro, converrà che  una birra costa molto  meno della Ferrari; e con tre o quattro birre in corpo, senza essere alcolisti,molti automobilisti, ignari di ciò che fanno, si trasformano -loro malgrado- in  KILLER.
Chi ha responsabilità nel campo della salute e della sicurezza non può prescindere da una verità  scientifica molto scomoda: che l’alcol, seppur legale,è una droga .
Di tale realtà la Provincia di Salerno se ne è fatta responsabilmente carico prendendo le distanze dall’evento.
È troppo azzardato ed utopico chiedere al Sindaco Cosimato e all’Associazione il Punto di fare un passo indietro magari promuovendo una Festa per la Salute e per la Vita (ovviamente analcolica)?.
Nello Baselice
Presidente AICAT
Membro Consulta Nazionale Alcol – Ministero  del Lavoro,
della Salute e delle  Politiche sociali.
Consulente per l’Alcolismo- Ass. Sanità Regione Campania.

 

 

Riceviamo e pubblichiamo uno scritto da parte di Fabio Bergamo (scrittore etico impegnato nella educazione stradale).

La risposta viene da Fabio Bergamo, scrittore etico impegnato nella educazione stradale che in un suo scritto pubblicato sul suo sito internet www.fabiobergamo.it offre una soluzione coerente per il diritto alla sicurezza nei trasporti ove giustizia e sicurezza appunto non possono non coincidere. (LEGGI TUTTO CLICCA QUI)

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