Le famiglie? Sempre più povere…

Dal frigorifero alle scarpe, dal profumo alla tovaglia, dalla tv alla chitarra. E dal biglietto per il parco di divertimento all’iscrizione in palestra, alla parcella all’avvocato o all’affitto del garage. È lungo l’elenco dei prodotti di largo consumo arischio rincaro, col passaggio dell’aliquota Iva dal 20% al 21%.

 CONSUMATORI, TRA AUMENTI E PIU’ IVA +471 EURO ANNO

«Mentre il prezzo della benzina raggiunge nuovi record, le famiglie si preparano a ricevere una nuova batosta su questo versante». Lo sottolineano i presidenti di Federconsumatori e Adusbef, Rosario Trefiletti e Elio Lannutti, ricordando che «non appena la manovra sarà pubblicata in Gazzetta Ufficiale, infatti, scatterà l’aumento dell’Iva dal 20 al 21%, che farà schizzare immediatamente il prezzo della benzina ad oltre 1,64-1,65 al litro. Questo comporterà una ulteriore ricaduta per le famiglie, il cui benessere è già fortemente compromesso dall’inarrestabile caduta del loro potere di acquisto». Nel dettaglio le ricadute nel settore dei carburanti calcolate dalle associazioni dei consumatori sono complessivamente di +471 euro annui. Agli aumenti registrati dall’agosto 2010 ad oggi, pari a +440 euro, tra costi diretti ed indiretti, si aggiungeranno infatti altri +31 euro dovuti alle ricadute dell’aumento dell’Iva sia per i costi diretti e che indiretti. Per le due associazioni «le ripercussioni più importanti sono quelle che si avranno proprio nel settore dei carburanti: gli aumenti in questo comparto, infatti, hanno l’importante caratteristica di riportare effetti non solo in termini diretti sulle tasche dei cittadini, per i pieni di benzina, ma anche in termini indiretti sul tasso di inflazione» i i rincari scatteranno da domani, tenuto conto che oggi è prevista la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale della manovra.

Add a Comment

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *