La politica? Non è per i cittadini!
|Riceviamo e pubblichiamo integralmente una lettera di Massimo Paollilo:
Spettabile Redazione,
vi scrivo per esprimere una mia perplessità , e vi pregherei accendere un dibattito on line su questa inquietudine.
A causa della mia convalescenza e quindi essendo più libero dagli impegni lavorativi ho avuto il piacere di assistere ad un consiglio comunale.
Proprio in questa sede vi è stata un’accesa discussione per rispondere a questa domanda: per quale motivo il consiglio comunale da alcuni anni viene svolto di mattina? Non sono riuscito a darmi una risposta, nonostante la mia ricerca, infatti ho chiesto ad amici ed esponenti politici. A questa inquietudine se ne è aggiunta un’altra. Infatti, non mi è stata data risposta, ma il problema è così secondario tanto che la maggior parte degli amici lo considera un non-problema, cioè il quesito non ha sfiorato nessuno, quasi come se fosse una decisione soprannaturale.
Quanto rilevato, mi ha fatto riflettere. Si rivela che il cittadino e distante dalla politica, ma è pur vero che la politica non fa altro che aumentare questo fenomeno.
Se il cittadino deve essere al centro della politica, e considerato che quest’ultimo se la deve lavorare mediamente dalle otto di mattina alle diciassette di sera mi chiedo che spazio ha per la partecipazione ?
Altro che il principio della sovranità del popolo.
Il cittadino viene chiamato in causa tramite le elezioni per esprimere il proprio voto e quindi il suo pensiero politico, dal risultato viene formato il consiglio comunale, che sua volta rappresenta tutti i cittadini. Perché la maggior parte di essi non può avere la possibilità di partecipare al consiglio comunale ?
Quindi ho l’impressione che si faccia distinzione tra cittadini ed elettori ,da una parte veniamo spinti ad esprimere il nostro voto da una altra parte veniamo tenuti fuori dalle pubbliche discussioni.
A questo punto mi chiedo perché non si fanno anche i comizi elettorali di mattina?
Ancora una volta il cittadino-lavoratore viene penalizzato vera forza di questa grande e sofferente Nazione.
No, non è possibile!
Rimane per l’amministrazione la scelta di cambiare rotta.