La “paternità” di Monsignor Luigi Moretti
|Di seguito la lettera di Monsignor Luigi Moretti al popolo di Dio che è in Salerno-Campagna-Acerno
“Sento nel cuore il desiderio di ringraziarvi per i tanti attestati di solidarietà e di stima che, nei giorni seguenti la processione di San Matteo, avete inteso indirizzarmi. E’ stato un fiume di incontri personali, telefonate, mail, biglietti recapitati a mano in Curia, attestazioni pubbliche, comunicati ufficiali. Come dimenticare poi la partecipatissima veglia in Cattedrale la sera del 30 settembre scorso alla presenza di tantissimi giovani.
Le vostre testimonianze cariche di affetto hanno riempito il mio cuore di uomo e di Pastore della città di Salerno e dell’intera Arcidiocesi, così ricche di storia e di tradizioni sacre. Ho avuto modo di percepire la consapevolezza di tutti che, quanto accaduto durante la processione, è stata una profonda ferita inferta- più che alla mia persona – all’autentica pietà popolare e quindi al Santo Patrono e ai Santi martiri salernitani i cui simulacri erano condotti nel corteo orante e additati alla nostra venerazione.
Vi confido che avrei voluto esprimere la mia gratitudine personalmente a ciascuno di voi, ma siete tanti e sarebbe risultato impossibile. Tuttavia, assicuro ad ognuno la mia preghiera.
Il mio pensiero intende raggiungere anche coloro che, con atteggiamenti inopportuni e irriverenti, hanno svilito lo spirito della processione e infranto la gioia che deriva dal ritrovarsi tutti insieme ad onorare San Matteo. Sento forte la mia paternità anche nei loro confronti. Prego e li affido al Signore perchè, pur nella differenza delle opinioni e delle responsabilità, possiampo ritrovarci uniti per testimoniare sincera devozione al Patrono della nostra Comunità”
Mons. Luigi Moretti