La Misericordia di Dio nella vita dei Santi: Santa Chiara
|Dagli scritti di Santa Chiara: "Ama con tutto il cuore Dio e Gesù Suo Figlio e non cada mai dalla tua mente il ricordo di Lui. Medita il mistero del suo amore, sii attento e vigile nella preghiera. Porta a termine il bene a cui hai dato inizio. Non temere, Egli sarà il tuo aiuto, il tuo conforto, la tua ricompensa".
E’ "inscritta" nel profondo dell’animo umano la voglia di amare, di sentirsi amato e soprattutto di sentirsi protetto, di sentirsi parte integrante di un cuore che pulsa e vive, di un alito di vento che riesce a portare via tutte le pesantezze e le tristezze di una quotidianità che svilisce e ci porta sempre più verso il baratro del relativismo.
Tantissime le persone che nella Cattedrale Primaziale di Salerno Domenica 24 Febbraio 2008, hanno salutato con un bacio o una carezza la reliquia di Santa Chiara. L’esposizione della reliquia era inserita nell’ambito del programma di formazione per gli aderenti all’associazione diocesana Dives in Misericordia.
Introdotto da don Antonio Quaranta, Padre Gerardo Di Poto ha illustrato ai presenti la misericordia di Dio nei Santi ed in particolare in San Francesco e Santa Chiara. Al termine Messa solenne presieduta da S.E.R. Monsignor Gerardo Pierro.
Dopo la solenne celebrazione Eucaristica, i fedeli presenti hanno potuto contemplare da vicino, la reliquia di Santa Chiara, (un frammento di osso temporale). In venti minuti di fila composta e ordinata ho potuto scrutare negli occhi centinaia di persone che hanno portato il loro saluto alla Santa. Un bacio, una foto, un Rosario, un fazzoletto posato sull’urna e nel cuore tanta voglia di…
Cari amici, a questo punto è difficile scrivere, è difficile trovare un aggettivo che possa definire tutto quello che vorremmo esternare, dopo aver visto tutti quegli "occhi".
C’erano occhi che portavano speranza, gioia, consapevolezza che il contatto, potesse alleviare le pene.
Occhi lucidi di gioia, spinti dalla ricerca d’amore.
C’erano anche occhi vuoti, asfittici, senza colore.
C’erano occhi ricchi di curiosità, altri invece erano arrivati lì per caso, solo perchè spinti dalla fiumana di gente.
Allora ho cominciato a guardare i tanti bambini.
Ho visto occhi nervosi, sciogliersi in un bacio profondo; altri immersi in sorrisi gioiosi; occhi verdi che guardavano dentro.
Alla fine è giunto un bambino, dall’età indefinita, era da solo, pingente, cercava con gli occhi un appiglio per salire e sfiorare con l’alito, l’urna lontana.
Non so cosa ha fatto e se è giunto alla meta, so solo che quando è andato via, sembrava volasse e non piangeva più.
Aspetto con gioia le vostre opinioni.
BRAVI BRAVI BRAVI…..un abbraccio forte.
mi avete fatto commuovere….
Ottimo Lavoro. Bravo. L’ultima puoi inviarla perchè è veramente particolare.
D.Antonio