Il presepe della regina Margherita di Durazzo
|Il presepe e la regina Margherita, una tradizione unica nel suo genere
Ritorna la manifestazione “Il presepe della regina Margherita” organizzata dall’associazione ALVAA, che intende, complice un fantastico scenario naturale, riportare alla luce tradizione e storia dei borghi di Aiello ed Acquamela in Baronissi (SA).
La rappresentazione diventa veicolo per far conoscere ai giovani i lavori di un tempo e istruire sulle tradizioni culinarie passate, quando la cucina salernitana era tra le più sane ed equilibrate.
Questo villaggio del tempo, che diventa museo interattivo con degustazioni di pietanze e dimostrazioni artigianali, si svolgerà nei giorni 26 e 30 dicembre 2012, 5 e 6 gennaio 2013, dalle ore 18.00, per il borgo antico della frazione Aiello in Baronissi (SA).
La regina Margherita di Durazzo “aprirà” come da tradizione le piccole botteghe dei mestieri e si unirà ai suoi cavalieri, per procedere verso il cuore del paese dove le dame di corte ed i cortigiani, l’attendono per rivivere un sogno.
Già dal 1410 gli uomini e le donne del luogo amavano caratterizzare l’evento del Natale con gesti semplici, dando vita ad un presepe vivente, dove tutto il popolo vi prendeva parte. Tra storia e leggenda, all’epoca, ritroviamo la regina, in una sera fredda di dicembre, sotto la folta chioma di un pino che si protegge dal freddo con un fuoco d’arbusti, mentre recita alcune preghiere ai piedi dell’antica edicola votiva dedicata alla Madonna.
Un vocio lontano, tre figure a cavallo (i re magi, impersonati da alcuni popolani) si avvicinano. Tutto questo carpisce la curiosità di Margherita di Durazzo, che ordina ai suoi vassalli di condurla a vedere cosa succede. Così tra lo stupore del popolo ella entra a far parte del presepe vivente, anzi è invitata ad aprire il corteo. È la partecipazione attiva al territorio, che farà della regina la regina per sempre di questo piccolo centro rurale che fa da cerniera e vedetta tra il mare ed i monti.
Proprio come nel 1410, la regina porgerà ai bambini presenti un piccolo dono, un gesto d’amore, la testimonianza vivente di un ricordo che si tramanda: il regalo della “regina” […].