Il messaggio di monsignor Luigi Moretti per l'inizio dell'anno scolastico

“Carissimi, la riapertura della scuola è per me occasione preziosa per rivolgervi un saluto cordiale e sincero e per augurarvi un anno scolastico 2011/12 sereno e proficuo di formazione culturale e di crescita umana e sociale. In questo primo anno del mio ministero pastorale nella Chiesa salernitana ho avuto la possibilità di incontrare tanti di voi, nelle scuole e nelle parrocchie”.

“Ricordo con simpatia  l’incontro con i dirigenti scolastici a cui rinnovo profonda riconoscenza per il fedele, paziente e prezioso servizio educativo alle giovani generazioni; la stessa gratitudine esprimo ai docenti, che ogni giorno si prendono cura, con passione e competenza, dell’educazione dei giovani, e al personale amministrativo e ausiliario che continua ad offrire, nel silenzio e nel nascondimento, una presenza indispensabile per la comunità scolastica; soprattutto desidero esprimere la mia vicinanza alle famiglie e a voi, cari alunni, che nelle aule, fra compiti e interrogazioni, vivete i sogni, i timori, le speranze, le fatiche di una generazione che si apre alle sfide del futuro”.

La scuola vive un periodo delicato e decisivo per le grandi riforme in atto, per le restrizioni di risorse finanziarie, per la grande sfida multiculturale che investe la nostra società, tuttavia vi sono in essa potenzialità ancora inespresse che devono essere sprigionate per il bene di tutti e ognuno deve offrire il proprio contributo, al di là dei ruoli e dell’età. La Chiesa italiana per l’intero decennio 2010-2020 vuole dedicare una speciale attenzione al compito educativo per promuovere quella necessaria alleanza tra tutti gli enti locali e per consolidare quelle tradizioni educative di cui è ricco il nostro territorio”.

Al Convegno pastorale diocesano, nella relazione finale ho ricordato quanto sia necessaria per la nostra comunità diocesana la cura per le nuove generazioni: “Voi giovani rappresentate il nostro futuro… noi siamo chiamati a ridarvi speranza, a ridarvi fiducia; e questo significa, innanzitutto, che dobbiamo amarvi e farvi sentire amati… noi siamo chiamati e farvi spazio nelle nostre comunità”. Su questo sono convinto che possiamo camminare insieme e state certi che guardo ad ognuno di voi con simpatia e affetto di padre. Anche quest’anno mi rendo disponibile a venire in mezzo a voi.

Buon anno scolastico!”.

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