I nove modi di pregare di san Domenico.
|Sesto.
Tutte le sere chiesa san Domenico in Acquamela di Baronissi
ore 18.30 SS Rosario meditato
ore 19.00 Celebrazione Eucaristica con meditazione sulla vito e le opere del Santo Domenicano
Molto spesso si poteva osservare COME IL SANTO PADRE DOMENICO, PREGANDO, ALLARGASSE LE BRACCIA E LE MANI A FORMA DI CROCE E CERCASSE DI STARE POSSIBILMENTE DIRITTO IN PIEDI.
In questo modo pregò anche quando, per sua intercessione, Dio risuscitò un giovane di nome Napoleone nella sacrestia della chiesa di San Sesto a Roma. E così stava in piedi anche in chiesa durante la celebrazione della Messa quando fu rialzato da terra (come raccontò la santa suora Cecilia, lì presente e che lo vide con molti altri). Così distese le braccia anche Eliseo quando riportò in vita il figlio della vedova e si chinò sopra il fanciullo [2Re 4,34].
Allo stesso modo pregava quando salvò un pellegrino inglese che annegava nel fiume vicino a Tolosa. Così pregò anche il Signore quando salì in croce con braccia e mani distese, «con forti grida e lacrime a colui che poteva liberarlo da morte e fu esaudito per la sua pietà» [Eb 5,7b].
Ma questo modo di pregare san Domenico lo utilizzava solo quando, ispirato da Dio, presagiva che sarebbe accaduto qualcosa di grande e meraviglioso grazie alla forza della sua preghiera. Non tratteneva i suoi fratelli dal pregare in questo modo, ma neppure lo consigliava loro.
Quando riportò in vita il soprannominato ragazzo, pregò stando in piedi con braccia e mani aperte a forma di croce. Ciò che intanto però disse, non lo sappiamo. Forse ripeté le parole di Elia: «Signore, Dio mio, l’anima del fanciullo torni nel suo corpo» [1Re 17,21b].
Tutti ammirarono molto il suo modo di pregare. Ma né i fratelli e le sorelle, né i signori cardinali e gli altri che osservarono il suo inusuale e ammirevole modo di pregare, ricordavano le parole che egli nel frattempo diceva. In seguito non ritenevano opportuno chiedere nulla al santo e portentoso Domenico, poiché tutti mostravano verso di lui grande rispetto e stima.
Con lentezza e gravità, con maturità e attenzione recitava le parole dei Salmi che contenuto questa preghiera: «Signore, Dio della mia salvezza, davanti a te grido giorno e notte. Tutto il giorno ti chiamo, Signore, verso di te protendo le mie mani» [Sal 88, 2.l0b]. E allo stesso modo pregava: «Signore, ascolta la mia preghiera, porgi l’orecchio alla mia supplica» e di seguito: «A te protendo le mie mani», e: «Rispondimi presto, Signore» [Sai 143, 1a.6a.7a].
Così ogni uomo,umilmente intenzionato, può comprendere e condividere la preghiera e l’insegnamento del nostro Padre in questa forma, quando si sente meravigliosamente attirato dalla forza della preghiera verso Dio. O ancora meglio: se egli percepisce per una segreta ispirazione che Dio effonde una grazia straordinaria, per se stesso o per qualcun altro. Mentre Domenico pregava in questo modo, splendevano in lui l’amore di Davide, il fuoco di Elia, la carità di Cristo e la sua devozione verso Dio. Questo diventa visibile nell’illustrazione.