I nove modi di pregare di san Domenico.

Quarto.

IMGP5446Tutte le sere chiesa san Domenico in Acquamela di Baronissi

ore 18.30 SS Rosario meditato

ore 19.00 Celebrazione Eucaristica con meditazione sulla vito e le opere del Santo Domenicano

SAN DOMENICO era poi solito andare davanti all’altare o nella sala capitolare.

PIENO DI ATTENZIONE FISSAVA IL CROCIFISSO INGINOCCHIANDOSI UNA O PIÙ VOLTE.

Trascorreva così frequentemente il suo tempo, dopo la compieta, fino a mezzanotte, stando a lungo in piedi e inginocchiandosi poi di nuovo come l’Apostolo [Ef 3,14] o il lebbroso nel Vangelo, che pregava in ginocchio: «Se vuoi, puoi guarirmi» [Mc 1,40b]. O anche come Stefano che cadeva in ginocchio e implorava ad alta voce: «Signore, non imputar loro questo peccato» [At 7,60b].

Così crebbe in san Domenico una grande fiducia nella misericordia di Dio per se stesso, per tutti i peccatori, e anche per la fedeltà dei giovani confratelli che egli aveva inviato a predicare agli uomini.

A volte non poteva trattenere la sua voce e allora i suoi fratelli lo sentivano pregare: «A te grido, Signore; non restare in silenzio, mio Dio… » [Sal 28,1]. E in seguito pronunciava alcune parole simili prese dalla Sacra Scrittura. Talvolta però parlava solo nel suo cuore, così che non si potesse sentire la sua voce e s’inginocchiava a lungo, immerso profondamente in se stesso.

Con questo modo di pregare sembrava che il suo spirito avesse pervaso il cielo; il suo viso irradiava improvvisamente gioia e si asciugava le lacrime che sgorgavano dagli occhi. Era come se provasse un grande desiderio, così come lo sente un assetato che giunge infine alla fonte, o come un viandante che, dopo un lungo viaggio, è vicino alla sua patria. Egli acquistava nuova forza ed energia e ciò si mostrava nei gesti visibilmente commossi e tuttavia dignitosi. Ripetutamente si alzava e s’inginocchiava di nuovo.

Il piegare le ginocchia era diventato per lui così abituale che anche in viaggio, addirittura per strada o nelle locande dopo le fa­tiche del cammino, mentre gli altri dormivano, era solito pratica­re questo particolare tipo di preghiera. La preghiera in ginocchio era espressione del suo personale modo di adorare. E ai suoi fratelli insegnava a pregare così, più con l’esempio, come mostra la rappresentazione, che con molte parole

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