For You – Dialogo o monologo, ascoltare o sentire?
|Perdita della virtù della moderazione, il sofferto controllo di sé, l’incapacità di saper attendere e la scarsa coscienza delle proprie possibilità (e dei propri limiti!), sentire invece di ascoltare… Per la rubrica FOR YOU don Nello analizza lo stile di vita che sembra ormai imperante: l’onnipotenza.
Di seguito l’articolo pubblicato domenica 6 dicembre 2009 sul La città di Salerno.
da La città di Salerno del 6 dicembre 2009
L’ossessionante sagra della parola, in questo spaccato storico, lascia il posto al delirio di onnipotenza, di esaltazione del protagonista di turno, un cammino in continua discesa. Da questa considerazione nasce una riflessione banale che in questi giorni mi sta torturando.
Ricordo che un mio docente, quando studiavo a Roma, mi insegnò una tecnica che ho sempre applicato per “riconoscere” il mio interlocutore: se una persona nei primi cinque minuti pronunzia più di cinque volte il pronome personale “io”, il dialogo è un monologo, in cui l’esaltazione di se stesso va a coprire ogni dialogica riflessione. Desidero trasmettere questa pillola di saggezza e consiglio anche di utilizzarla.
La virtù della moderazione, del controllo di sé non ha un lungo esercito di sostenitori, il risultato è sotto gli occhi di tutti.
Continuando su questo tema, oserei dire che il termine “moderato” si presta, nell’uso comune, a due significati: sciocco o reazionario, andando a sradicare il vero valore originario.
La sfrenatezza, l’intemperanza, la sregolatezza nel parlare e nell’atteggiamento non giovano a nessuno, anzi spesso è sinonimo di grettezza.
Lontana da me l’idea di appesantire questa domenica ma desidero riportare una folgorante iscrizione, che è scritta nella sala funeraria, ove giacciono le spoglie dell’imperatore persiano Ciro (VI sec. a.C.), che potrebbe diventare un richiamo alla moderazione.
“O uomo, chiunque tu sia e da qualunque luogo tu venga: io sono Ciro, signore di molti re e di molti regni. Non invidiare il mio potere terreno poiché polvere ero e polvere sono tornato”. Parole su cui riflettere.
Nello Senatore
nellosenatore@starnet.it
Dubitare di tutto o dubitare di nulla: in entrambi i casi definiamo la figura dello sciocco. Cosa serve, dunque, nella vita? Un po’ di dubbio e un po’ di certezza: il dubbio sapiente. Tutto questo nel prossimo appuntamento.
Ricordiamo ai nostri lettori l’appuntamento con le riflessioni di don Nello Senatore ogni domenica, sul quotidiano salernitano la Città di Salerno, e ogni giovedì, alle ore 13.00, nella trasmissione televisiva Telecolore ore 12.00, condotta da Peppe Leone, sull’emittente Telecolore Salerno, che trasmette anche su SKY canale 849.