Face to Face… Antessano, un campetto da rifare o da ritrovare?

Pubblichiamo integralmente la domanda che l’avvocato Domenico Iodice ha postato nella rubrica Face to Face con il Sindaco e la giunta comunale del comune di Baronissi (SA).

Domenico Iodice

Il campo di calcetto di Antessano: c’è ancora attenzione ai ragazzi e alle fasce deboli?

Egregio Dott. Moscatiello, seguo sempre con grande attenzione le iniziative più pubblicizzate del Comune di Baronissi: ivi Lei ama sottolinea l’attenzione al sociale e alle fasce deboli, in ossequio alla linea politica che, in passato, aveva caratterizzato la Sua amministrazione . Credo sia però doveroso, verso i cittadini, fornire un’informativa onesta e completa e dunque pubblicizzare anche le scelte più impopolari: come quella, ad esempio, di chiudere temporaneamente (cioè da SVARIATI MESI!) il campo di calcetto di Antessano… per darlo in gestione a privati. Mi risulta (ma spero di essere contraddetto da Lei) che l’accesso al campo di calcetto NON SARA’ PIU’ GRATUITO, ma che sarà necessario pagare all’ente che ne avrà la gestione il fitto ad ore… come accade per tutti gli impianti sportivi privati. Mi risulta, altresì, che sarebbero previste dotazioni di erba sintetica ed altre amenità utili a rendere commercialmente sempre più appetibile l’impianto. Deduco da ciò, ammesso che sia tutto vero, che Lei ha deciso, per la Sua amministrazione, che il campo di calcetto NON DEBBA ESSERE PIU’ UN LUOGO DI RITROVO E DI SANA SOCIALIZZAZIONE PER I RAGAZZINI DI ANTESSANO. E’ evidente, pertanto, che i ragazzini, che per definizione non dispongono di risorse finanziarie, saranno costretti ad … EMIGRARE ALTROVE. Magari a giocare al calcio in mezzo alla strada. O a dedicarsi ad attività meno sane e meno controllabili dai genitori residenti. Ci ha pensato? Può essere che Lei mi risponda che le scelte di gestione saranno a discrezione dell’ente affidatario degli impianti, che potrebbe stabilire l’uso gratuito in qualche fascia oraria. Tale pilatesca risposta, che mi auguro Lei non voglia dare ai cittadini di Antessano, significherebbe di fatto sancire la definitiva esclusione delle fasce deboli dall’accesso all’unica struttura pubblica gratuita del circondario. Perchè?

Perchè è chiaro che l’erba sintetica rischierebbe di venire danneggiata proprio da quei ragazzini che non hanno la possibilità di pagare il “pedaggio”, cioè di ripagare il costo dell’investimento. E allora Le domando: SE UN INVESTIMENTO TEORICAMENTE MIGLIORATIVO (COME L’ERBA SINTETICA) SANCISCE DI FATTO L’ESCLUSIONE SOCIALE DI UNA FASCIA SOCIALE DEBOLE (I NOSTRI FIGLI!!!), TALE INVESTIMENTO E’ ANCORA DA CONSIDERARE UNA SCELTA DI INTERESSE COMUNE? NON E’ CHE PER INTERESSE COMUNE SI INTENDE ORMAI QUELLO DI FARE CASSA?

Scusi le maiuscole e l’apparente spirito polemico di questo intervento.

Le assicuro, però, che lo spirito che mi anima è pura passione civica e sacrosanto solidarismo sociale. Mi spiace di non avere il tempo di dedicarmi attivamente alla vita politica cittadina: occorrerebbe un sano, generale risveglio dal torpore delle coscienze civili.

Attendo con grande coriosità la Sua puntuale risposta.

Cordialmente.

Avv. Domenico Iodice

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