Don Nello dalle pagine di “Avvenire” per Monsignor Gerardo Pierro
|Vi riportiamo integralmente quanto scritto dal nostro direttore Nello Senatore per il quotidiano nazionale “Avvenire”, in merito alla celebrazione Eucaristica svoltasi in Cattedrale per il saluto a Monsignor Pierro.
“Divina misericordia, luce di questi 18 anni”
SALERNO. «Quando si diventa vescovi bisogna scegliere un motto. Io scelsi ‘Dives in misericordia’, non solo in omaggio a Giovanni Paolo II ma anche perché per uno come me figlio di operai, parroco di un piccolo paese diventare vescovo della Chiesa di Dio è veramente frutto della divina misericordia». Così è iniziata l’omelia che l’arcivescovo Gerardo Pierro ha pronunciato sabato nella Messa con la quale ha concluso – per raggiunti limiti d’età – il suo episcopato nell’arcidiocesi di Salerno-Campagna-Acerno. In una Cattedrale gremita – là dove ricevette l’ordinazione sacerdotale ed episcopale – ha salutato con voce commossa e occhi lucidi la comunità diocesana che ha guidato per 18 anni, rammentando i suoi grandi «amori»: Maria, la Chiesa, la città di Salerno e il suo patrono, san Matteo e san Gregorio VII. Con le autorità civili e i rappresentanti della comunità diocesana – che gli hanno manifestato la gratitudine della città e della Chiesa locale – erano presenti i vescovi della metropolia e della Regione Campania, col cardinale presidente, Crescenzio Sepe, arcivescovo di Napoli, che ha testimoniato l’amicizia e l’affetto vissuti in questi anni e la riconoscenza per avergli dato la gioia della posa della prima pietra del Seminario metropolitano «Giovanni Paolo II», benedetto da papa Wojtyla il 4 settembre 1999. «Grazie Signore, perché hai scelto uno come me – ha detto Pierro al termine dell’omelia –. Grazie Signore, perché mai mi hai abbandonato, particolarmente nei momenti della prova e della tribolazione. Anche a ciascuno di voi dico grazie». Poi ha concluso l’omelia pronunciando, con voce squillante: «Viva Salerno, viva San Matteo».
Nello Senatore