Don Antonio Sorrentino: la liturgia, conoscerla per amarla…
12 Dicembre 2008 | Catechesi, Catechisti, Eventi in parrocchia, Gruppo Ministranti, Notizie | 1 commento
| Mercoledì 10 dicembre 2008, nel salone Margherita di Durazzo, presso il centro pastorale san Domenico in Acquamela di Baronissi (SA), si è tenuta la seconda catechesi comunitaria d’Avvento. Il relatore della serata è stato don Antonio Sorrentino, che ha concluso così i due suoi incontri sul tema: la Liturgia, conoscerLa per amarLa. Questo secondo incontro è stato “speso” dal famoso ed esperto liturgista per rispondere alle tante domande che il pubblico presente gli ha indirizzato.
Una pletora di domande alle quali il nostro don Antonio ha risposto con estrema pazienza andando ben oltre i 60 minuti predisposti per l’incontro.
Le prime domande sono servite per chiedere spiegazioni su come ornare l’altare, che essendo simbolo di Cristo, deve essere venerato. Non bisognerebbe metterci sopra fiori eo candelieri, che invece vanno messi ai lati. Solo l’Eucarestia e il “Libro” quando serve. Particolare attenzione al microfono da usare, che non sia mai più importante del “Calice“. Alla processione offertoriale, non poggiate nulla ai piedi dell’altare, anche la “tovaglia bianca” scenda un poco solo dai lati. La processione offertoriale sia sobria, non contenga simboli vuoti, ma ci siano invece segni veri di carità. Dopo l’Altare è stato il turno dell’esposizione con l’ostensorio. Poi il nostro don Antonio si è soffermato sulla “Parola di Dio“, come va letta, come va trattata, con quale rispetto avvicinarsi, all’ambone. Qualche accenno anche per i ministranti e per i ministri straordinari della comunione. Alla fine, la schola cantorum ha proposto una serie di domande, alle quali il nostro caro don Antonio Sorrentino ha risposto con la solita bravura ed effervescenza.
Vi lasciamo con una chicca: “Il segno di Pace? Fatto con tranquillità, possibilmente solo con i due vicini più prossimi, ma che bello anche il bacio tra sposi, segno di tenerezza, amore vero e perdono reciproco”.
Vi lasciamo con una chicca: “Il segno di Pace? Fatto con tranquillità, possibilmente solo con i due vicini più prossimi, ma che bello anche il bacio tra sposi, segno di tenerezza, amore vero e perdono reciproco”.
One Comment
Complimenti per l’iniziativa