Delbono: «Chiusura alle 22 per chi vende alcolici»

L’ordinanza del sindaco di Bologna, in vigore da lunedì prossimo e fino al 30 novembre coinvolge 363 esercizi tra alimentari, gelaterie e pizzerie al taglio


I negozi di alimentari, fruttivendoli, gelaterie e pizzerie a taglio che vendono alcolici o bevande in bottiglie di vetro nel centro di Bologna dovranno chiudere alle 22. È il provvedimento contenuto in un’ordinanza firmata dal sindaco Flavio Delbono, che entrerà in vigore lunedì prossimo. Tutti gli esercizi commerciali interessati (sono 363) questa settimana dovranno fare una scelta: o optano di vendere alcolici ma alle 22 devono tirare giù la serranda, oppure possono rimanere aperti oltre le 22, ma rinunciano per sempre alle bottiglie e all’alcol. Chi vorrà proseguire l’orario dovrà, in pratica, togliere vino e birra dai propri scaffali. L’ ordinanza riguarda non solo la zona universitaria e via del Pratello, le aree sotto accusa per la movida notturna, ma una larga fetta del centro storico. L’ordinanza (che resta in vigore fino al 30 novembre, in via sperimentale) è destinata a cambiare così la fisionomia dei molti negozi di alimentari, gestiti soprattutto da immigrati asiatici, che stanno aperti praticamente a ciclo continuo, vendendo, in certe zone, soprattutto alcolici. Adesso i commercianti sono ad un bivio: o cambiano radicalmente il loro target oppure alle 22 tirano giù la saracinesca. Nell’ordinanza non c’è nessuna prescrizione, invece, per bar, osterie e trattorie, che erano invece stati presi di mira da alcune ordinanze emesse dal predecessore di Delbono, Sergio Cofferati.

IL SINDACO – «L’ordinanza firmata oggi – ha spiegato Delbono – è già stata illustrata alle associazioni di categoria e ai presidenti di Quartiere e sarà illustrata con una campagna informativa. Con questa modalità sarà anche molto più facile fare i controlli: i negozi che vogliono vendere alcolici e che dopo le 22 continueranno a rimanere aperti saranno infatti passibili di sanzioni». L’ordinanza riguarda tre zone della città: la prima è l’ area di piazza Verdi, via Zamboni e dell’Università, la seconda va dalla stazione a via Lame, via Marconi, via Riva Reno e un’ampia fetta del centro, la terza riguarda la zona fra via del Pratello e piazza San Francesco. Per i trasgressori sono previste multe fra i 300 e i 500 euro che, in caso di reiterazione, possono arrivare fino alla sospensione della licenza.

(dal Corriere della sera del 28 luglio 2009)

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