Dalla Libia… palpiti di follia umana.

Contro la follia umana noi continuiamo nella preghiera personale e silenziosa, per coloro che sono nella sofferenza.

Follia umana per i tanti morti, senza età, senza volto e senza memoria.

Follia umana per le migliaia di profughi, almeno 12mila, sono ammassati davanti alla recinzione al confine tra Libia e Tunisia, un lembo di terra di soli 100 metri, per cercare di entrare in territorio tunisino. A stento l’esercito riesce a controllare la situazione. Per cercare di calmare la folla, i soldati stanno lanciando pane e bottiglie di acqua al di là della recinzione. La ressa viene risparmiata a donne e bambini, che vengono intercettati e fatti entrare da altro varco.

Follia umana per i profughi africani. In Libia, in queste ore di conflitto civile, migliaia di profughi – provenienti dall’Eritrea, dall’Etiopia o dall’Africa Sub-Sahariana – rischiano la morte, tra due fuochi, identificati come mercenari al soldo di Gheddafi dai rivoluzionari, e additati dal regime come agitatori.

Follia umana. Gheddafi sempre più accerchiato a livello internazionale, mentre si odono esplosioni a Tripoli. Sul terreno il rais tratta con le tribù dell’est che gli hanno voltato le spalle e a Bengasi gli insorti hanno dato vita ad un Consiglio Militare con compiti di difesa pubblica.

Intanto in Libia, in molte aree passate sotto il controllo degli insorti ha fatto la propria comparsa la vecchia bandiera monarchica voluta da re Idris.

L’Assemblea Generale delle Nazioni Uniti ieri ha espulso la Libia dal Consiglio dei Diritti Umani, su esplicita richiesta dell’organismo dell’Onu che ha sede a Ginevra.

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