C'è una piazza vuota, riempita "solo" dallo Spirito Santo…
|E’ stata la prima domenica senza l’Angelus di Benedetto XVI (al secolo Papa emerito), sentimenti contrastanti come in tutte le vicende umane hanno riempito i commenti e farcito le parole scritte o parlate da parte dei mass media mondiali.
Noi nel nostro piccolo vogliamo rimandare ad una piccola riflessione, così come espressa nel titolo: “C’è una piazza vuota, riempita solo dallo Spirito Santo”.
La nostra riflessione vuole proporre uno spunto partendo dai 7 doni dello Spirito Santo:
Sapienza. Sap. 7,24-27 “Lei penetra in tutte le cose in virtù della sua purezza. E’ un aura del Dio potente e una pura effusione della gloria dell’Altissimo. Lei può tutto e rinnova tutto mentre lei rimane intatta. Passando in anime sante di ogni età produce amici di Dio e profeti”.
Intelletto. E’ la risposta al bisogno di conoscenza e verità. Sal 119,104 “Attraverso i tuoi precetti io guadagno l’intelletto per cui odio le vie false”.
Consiglio. Mt 6,25-34 “Quando pregate non fate come i pagani… quando digiunate … quando fate l’elemosina …” “Guardate i Gigli del campo e gli uccelli del cielo”.
Fortezza. Mt 10, 16-33 “Vi mando come pecore in mezzo ai lupi. … Non preoccupatevi di cosa e come dovete dire, vi sarà suggerito in quel momento. Non sarete infatti voi a parlare ma lo Spirito del Padre”.
Scienza. Sal 49 “L’uomo nella prosperità non comprende è come gli animali che periscono. … Ma Dio potrà riscattarmi, mi strapperà dalla mano della morte. Se vedi un uomo arricchirsi non temere, se aumenta la gloria della sua casa. Quando muore con sé non porta nulla”.
Pietà. Sap 12,20-22 “Se hai punito con riguardo e indulgenza i nemici dei tuoi figli concedendo loro tempo di ravvedersi, con quanta più attenzione lo fai coi figli della promessa? Mentre dunque ci correggi colpisci i nemici perché riflettiamo e speriamo nella tua misericordia”.
Timore di Dio. Sal 25 Chi è l’uomo che teme Dio? Gli indica il cammino da seguire. Il Signore si rivela a chi lo teme, gli fa conoscere la sua alleanza. Vedi la mia miseria e la mia pena e perdona tutti i miei peccati”.
Ognuno nel proprio cuore, ad ogni dono ricevuto, se vuole, faccia un piccolo esame di coscienza affinché questi giorni che ci separano dalla Pasqua di Risurrezione, possano servire per riconciliarsi.