Catechesi comunitaria
|“Io vi battezzo con acqua, in vista del ravvedimento; ma colui che viene dopo di me è più forte di me, e io non sono degno di portargli i calzari; egli vi battezzerà con lo Spirito Santo e con il fuoco” Matteo 3:11*.
Lunedì 22 novembre 2010 catechesi comunitaria presso il salone Margherita di Durazzo in Acquamela di Baronissi.
Ore 19.15 celebrazione Vespri
Ore 19.30 incontro di catechesi: Il Battesimo (riceviamo la Sua Grazia, diventiamo Suoi figli e membri della Chiesa). Relatore don Nello Senatore. Si consiglia di portare la Bibbia.
*Io non sono, dice Giovanni, se non amministratore del segno esterno della vostra, purificazione spirituale; ma il Cristo compirà egli stesso quella purificazione interna col suo Spirito, il quale opererà come fuoco, che purga perfettamente ciò che passa per esso, laddove l’acqua lava soltanto la superficie. Taluni credono che i capi di alcune sette giudaiche ricevessero i loro proseliti colla cerimonia del battesimo. La domanda di Gesù: «Il battesimo di Giovanni era dal cielo o dagli uomini?» sembra implicare che alcuni amministrassero il battesimo senza pretendere ad una missione divina. Il battesimo di Giovanni si distingueva dagli altri perché era dal cielo; ed era il battesimo in segno di penitenza, nell’aspettativa del Messia Atti 19:4. L’umile sua Posizione di fronte a quella di Gesù, di cui era precursore è qui indicata dal doppio contrasto ch’egli stabilisce tra il battesimo d’acqua ed il battesimo di fuoco, ossia di Spirito Santo; e fra quegli che è «più forte di lui», e lui stesso, schiavo indegno di sciogliere i sandali del suo Maestro. Il fuoco e l’acqua indicano ambedue nelle Scritture la purificazione e la santificazione ch’è opera delle Spirito Santo. Confrontate il linguaggio di questo versetto con quello di Giovanni 3:5: «Se alcuno non è nato d’acqua e di Spirito, non può entrare nel regno di Dio». Il simbolo visibile di cui si serviva Giovanni era l’acqua; il simbolo visibile del fuoco apparve a Pentecoste.