Michele Galasso, una nota tra le stelle…
|Un anno fa il caro Michele Galasso, ministro straordinario della comunione, ritornava alla casa del Padre, lasciando nel cuore di ognuno di noi un senso di vuoto e di tristezza. Oggi, lo scritto che segue, sembra spiegare la sofferenza di allora e la speranza di oggi. Questa sera una messa a suffragio sarà celebrata alle ore 19.00 presso la chiesa di san Domenico in Acquamela di Baronissi (SA).
Sulla morte
Non c’è nulla che possa sostituire l’assenza di una persona a noi cara.
Non c’è alcun tentativo da fare, bisogna semplicemente tenere duro e sopportare.
Ciò può sembrare a prima vista molto difficile, ma è al tempo stesso una grande consolazione, perché finché il vuoto resta aperto si rimane legati l’un l’altro per suo mezzo.
E’ falso dire che Dio riempie il vuoto; Egli non lo riempie affatto, ma lo tiene espressamente aperto, aiutandoci in tal modo a conservare la nostra antica reciproca comunione, sia pure nel dolore.
Ma la gratitudine trasforma il tormento del ricordo in una gioia silenziosa.I bei tempi passati si portano in sé non come una spina, ma come un dono prezioso.
Bisogna evitare di avvoltolarsi nei ricordi, di consegnarci ad essi, così come non si resta a contemplare di continuo un dono prezioso, ma lo si osserva in momenti particolari e per il resto lo si conserva come un tesoro nascosto di cui si ha la certezza.
Allora sì che dal passato emanano una gioia e una forza durevoli.
Non c’è nulla che possa sostituire l’assenza di una persona a noi cara.
Non c’è alcun tentativo da fare, bisogna semplicemente tenere duro e sopportare.
Ciò può sembrare a prima vista molto difficile, ma è al tempo stesso una grande consolazione, perché finché il vuoto resta aperto si rimane legati l’un l’altro per suo mezzo.
E’ falso dire che Dio riempie il vuoto; Egli non lo riempie affatto, ma lo tiene espressamente aperto, aiutandoci in tal modo a conservare la nostra antica reciproca comunione, sia pure nel dolore.
Ma la gratitudine trasforma il tormento del ricordo in una gioia silenziosa.I bei tempi passati si portano in sé non come una spina, ma come un dono prezioso.
Bisogna evitare di avvoltolarsi nei ricordi, di consegnarci ad essi, così come non si resta a contemplare di continuo un dono prezioso, ma lo si osserva in momenti particolari e per il resto lo si conserva come un tesoro nascosto di cui si ha la certezza.
Allora sì che dal passato emanano una gioia e una forza durevoli.
2 Comments
Ci resta la dolce memoria e il vuoto di Michele, ma anche la certezza della fede che in spirito è vivo in Dio e in mezzo a noi.
Francesco e Daniela Caldarelli
Oggi per me è un giorno triste,come lo è stato un anno fa. Ho ancora nel cuore la tristezza di quei giorni, un vuoto dentro che sarà difficile colmare. Ma mi rattrista ancor di più non essere presente oggi.
Ma io sono sicuro che Michele è qui vicino a me; in alcuni momenti mi sembra di sentire la Sua voce ma è solo illusione.
Ciao Michele non ti dimenticherò mai.
Antonio