L’Alleanza contro la povertà al governo: è l’ora del Reddito di Inclusione Sociale
|COMUNICATO STAMPA
Presentata questa mattina la proposta per un Piano organico di lotta alla povertà L’Alleanza contro la povertà al governo: è l’ora del Reddito di Inclusione Sociale Lo richiede la situazione sociale del Paese: non è una questione di costi ma di volontà politicaRoma, 14 ottobre 2014 – “La proposta avanzata dall’Alleanza contro la povertà in Italia del Reddito di Inclusione Sociale costituisce un metodo di politica sociale, per sottrarre la poca spesa sociale ad una logica di ricerca del consenso”. Così il sociologo Mauro Magatti ha commentato la proposta di una misura strutturale per la lotta alla povertà rivolta al governo questa mattina dalla Alleanza contro la povertà in Italia alla vigilia della presentazione della legge di stabilità.
Il sottosegretario al Lavoro e alle Politiche Sociali Franca Biondelli ha riconosciuto il lavoro importante svolto dal vasto cartello di soggetti che propone il Reis: “Anche l’Ue ritiene importante la lotta alla povertà sostegno all’inclusione attiva. Intendiamo potenziare la sperimentazione Sia, attiva in 12 città del Paese, cercando nella legge di stabilità le risorse per estenderla all’intero Paese. Sono stati avviati pagamenti da aprile ad agosto, 50 milioni di euro per le 12 città. Con il progetto del Reis il governo ha comunanze di vedute ma ci sono limiti di bilancio con cui si deve fare i conti”.
“La social card non è la risposta alla povertà in termini strutturali” ha affermato Gianni Bottalico, presidente nazionale delle Acli.
In ogni caso l’Alleanza contro la povertà in Italia è determinata a portare avanti il progetto del Reddito di inclusione sociale perché, come ha ricordato Francesco Marsico di Caritas italiana, “essa si fonda su una comune idea di diritti e di come si possa oggi costruire un percorso possibile di contrasto alla povertà”.
Il prof. Cristiano Gori, che ha curato il progetto, ha sottolineato che il Reis costituisce una proposta per affrontare in modo organico la povertà che i dati Istat ci dicono essere raddoppiata negli ultimi sette anni e riguardare ormai il 9,9% della popolazione. Per questo è urgente avviare un piano nazionale contro la povertà, da subito a partire dal 2015, impiegando inizialmente almeno 1,7 miliardi di Euro per arrivare a regime in un quadriennio al una spesa di 7 miliardi, un centesimo della spesa corrente.
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Dati Istat: povertà assoluta raddoppiata negli ultimi sette anni
Come è cambiata la povertà nel nostro Paese durante la crisi economica? Nel 2013 sperimentavano la condizione di povertà assoluta 6 milioni di persone residenti in Italia, pari all’9.9% del totale, mentre nel 2007 erano 2,4 milioni, cioè il 4,1%. La crisi, dunque, ci restituisce l’esplosione della povertà assoluta nel nostro Paese. 6 milioni e 9,9% sono i numeri chiave da tenere a mente perché meglio di qualsiasi altra cifra aiutano a “toccare con mano” la presenza della povertà nella società italiana.
L’Alleanza contro la povertà in Italia è una iniziativa a carattere nazionale con l’obiettivo di dare risposte urgenti ed adeguate ad un problema, la povertà, che non può né deve essere più rinviato.
Essa si compone di una pluralità di soggetti di rilevanza nazionale e differente estrazione culturale e ambito di competenza. Si spazia dalle istituzioni, ai sindacati, alle Associazioni del terzo settore, come mostrato nell’elenco dei soggetti di seguito riportato:
Soggetti fondatori
Acli, Action Aid, Anci, Azione Cattolica Italiana, Caritas Italiana, Cgil-Cisl-Uil, Cnca, Comunità di Sant’Egidio, Confcooperative, Conferenza delle Regioni e delle Province Autonome, Federazione Nazionale Società di San Vincenzo De Paoli Consiglio Nazionale Italiano – ONLUS, Fio-PSD, Fondazione Banco Alimentare ONLUS, Forum Nazionale del Terzo Settore, Jesuit Social Network, Legautonomie, Save the Children, Umanità Nuova-Movimento dei Focolari.
Soggetti aderenti:
Adiconsum, Associazione Professione in Famiglia, ATD Quarto Mondo, Banco Farmaceutico, Cilap EAPN Italia, CSVnet – Coordinamento Nazionale dei Centri di Servizio per il Volontariato, Federazione SCS, Fondazione Banco delle Opere di Carità Onlus, Fondazione ÉBBENE, Piccola Opera della Divina Provvidenza del Don Orione, U.N.I.T.A.L.S.I. – Unione Nazionale Italiana Trasporto Ammalati a Lourdes e Santuari Internazionali.
Il progetto è stato realizzato con Fondazione Cariplo, tra le realtà filantropiche più importanti del mondo con oltre 1000 progetti sostenuti ogni anno per 144 milioni di euro e grandi sfide per il futuro.
Giovani, benessere e comunità le tre le parole chiave che ispirano oggi l’attività della fondazione.
“Dalla coesione tra le persone parte la nostra piccola rivoluzione – Giuseppe Guzzetti, Presidente – perché ciascuno dia il proprio contributo per fondare il futuro della nostra società su quei principi di solidarietà e di innovazione sociale che sono alla base dell’operato di Fondazione Cariplo” #conFondazioneCariplo