Newsletter Caritas NR 1 ANNO 2014

Riceviamo e pubblichiamo


040120142893 (640x480)Sabato 4 gennaio 2014  sono presenti, ad attendere la befana della Caritas Diocesana  di Salerno-Campagna- Acerno: Lhoussaine, Driss, Mohamed, Said, Fatima, Naima, Malika, Amina, Najat, Jean, Petru, Nicolae, Bogdan, Pavel, Dimitru, Lourdes, Esperanza, Emilia, Genziana, Giacinta, Rocco, Slavo, Salem, Antonio, Francesca…

Ovviamente sono solo alcuni dei nomi degli oltre 100 bambini di varie etnie che hanno festeggiato e condiviso l’arrivo della tanto amata vecchietta porta doni a casa Betlemme presso villa Falcone-Borsellino.

La struttura che ricordiamo è un bene sottratto alla camorra e dato in uso alla Caritas Diocesana, è situata in località Campolongo (Salerno)  in uno scenario di triste scarto metropolitano, dove le esistenze sono quelle di chi vive ai margini della civiltà.

Una civiltà che rifiuta chi non riesce a rialzarsi e dove da anni la Caritas Diocesana, con certosina pazienza e dedizione,  ha un centro di accoglienza e di sostegno, sia morale che materiale.

È stata una befana che ha voluto prendere simbolicamente in braccio tutti questi figli di un unico Dio e li ha resi felici con il poco, con una caramella, un giocattolo di legno, un peluche, un trenino, con un film visto sul maxi schermo e commentato in una fiumana di dialetti e parole nuove.

Tanti occhi che conoscono il patire e gli stenti, dove un gioco è considerato un lusso da “condividere”, SI da “condividere”, non è un errore di battitura.  Infatti, la notizia, quella vera di questa serata, non è la fame, la miseria, ma la gran voglia di condividere, di giocare insieme che questi ragazzi hanno dimostrato ai tanti genitori presenti.  L’esempio è presto fatto: quasi a fine serata, dopo la distribuzione dei regali, un bambino rumeno piange perché voleva in dono un trenino, un piccolo tunisino gli va vicino e con la mano lo accarezza mentre un ragazzo italiano gli cede il suo in cambio di un… sorriso.

Che dire ancora, grazie a don Marco Russo direttore della Caritas Diocesana e ad Anna Adinolfi  che con il marito e un nugolo di volontari portano avanti la struttura con grande spirito di solidarietà carica di valori veri.

Sembra, la prefazione di un libro di favole antiche, invitiamo tutti gli uomini di buona volontà a scrivere una pagina.

Sabato 4 gennaio 2014
Cordialmente
Area Comunicazione  
 Vincenzo Salsano

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