«Privacy degli italiani a rischio»
|Il garante: basta strapotere dei colossi del web
Cinquecentosettantotto violazioni amministrative contestate, 56 violazioni segnalate all’autorità giudiziaria, sanzioni amministrative riscosse per circa 3 milioni 800 mila euro. Sono alcuni dei numeri dell’attività svolta nel 2012 dall’Autorità garante per la protezione dei dati personali, condensati nella Relazione annuale presentata oggi. Una parte consistente delle violazioni amministrative (20 in più dell’anno precedente) ha riguardato il mancato rispetto delle norme in materia di telemarketing, la conservazione eccessiva dei dati di traffico telefonico e telematico, la mancata adozione di misure di sicurezza, l’omessa o mancata notificazione al garante, l’inosservanza dei provvedimenti dell’Autorità.
Lo strapotere dei colossi web. Il potere dei colossi di Internet non può più essere ignorato, così come non sono più accettabili le asimmetrie normative rispetto alle imprese europee che producono contenuti o veicolano servizi”. Lo dice Soro, puntando il dito contro gli operatori ‘over the top’ (come Google, Facebook, Amazon).
“La protezione dei dati è fondamentale ed è un impegno ancora più necessario in una stagione di sfiducia diffusa, non solo nei confronti delle istituzioni ma nello stesso valore dei diritti, spesso percepiti come sacrificabili rispetto alle diverse emergenze generate dalla crisi economica e sociale”. È quanto sottolinea il garante per la privacy Antonello Soro, nella relazione annuale presentata davanti alla presidente della Camera Laura Boldrini. “Per evitare questa deriva – avverte Soro – è giusto riaffermare il primato dei diritti: solo partendo da qui, diventa possibile coltivare l’ambizione di ricomporre le crescenti fratture sociali attorno a una nuova idea di cittadinanza. Nel tempo della società digitale – osserva ancora il Garante – la protezione dei dati ha acquisito e deve acquisire ogni giorno di più un ruolo centrale”.
Intercettazioni e qualità giornalistica. “Le intercettazioni sono una risorsa investigativa fondamentale e insostituibile, che andrebbe gestita con molta cautela, per evitare fughe di notizie che danneggiano le indagini e rischiano di violare la dignità degli interessati; e per evitare quel ‘giornalismo di trascrizionè che finisce per far scadere la qualità dell’informazioine”. È quanto afferma il garante. “il bilanciamento tra libertà di stampa e dignità della persona è condizione essenziale per una società libera, democratica e pluralista”. Inoltre, “con la moltiplicazione delle fonti informative, l’etica professionale acquisisce una rilevanza ancora maggiore per garantire un’informazione responsabile e rispettosa dei diritti e delle libertà della persona”.
Stop al bullismo mediatico. “Non possiamo più essere indulgenti con la violenza verbale presente nella rete”. Il Garante privacy Antonello Soro dice basta agli “illeciti, tutt’altro che di opinione!” che “rischiano di rendere la rete, da potente strumento di democrazia, spazio anomico dove si può impunemente violare i diritti”.
Boldrini: sul web i ragazzi i più esposti. “Quando parliamo della riservatezza da garantire, credo che si debba pensare in primo luogo ai soggetti più esposti, come i ragazzi alle prese con il web: è un’urgenza che non mi stanco di sottolineare”: lo ha detto il presidente della Camera, Laura Boldrini, alla presentazione a
Montecitorio della relazione del garante della privacy.