«Uno di noi», la firma che può cambiare tutto… noi ci siamo e tu?

one_of_us_logoNon è solo una firma. È molto di più l’impegno a sottoscrivere «Uno di noi», la campagna promossa dai Movimenti per la vita nei ventisette Paesi della Ue per arrivare al riconoscimento giuridico dell’embrione. Serve un milione di firme per far intervenire il legislatore europeo. Ma l’obiettivo è ben più ambizioso. Per questo adesso è il momento della mobilitazione con la possibilità di aderire anche online (sul sito www.oneofus.eu) al progetto. «Occorre un maggiore sforzo da parte di tutti, innanzitutto sul piano culturale, prima ancora che politico, affinché la cultura della vita, che sono certo sia maggioritaria tra la gente del nostro Paese, così come tra i popoli dell’intera Unione europea, abbia giusta considerazione, trovi spazio e sostegno», spiega Franco Miano, presidente nazionale di Azione cattolica, che insieme con numerose sigle del mondo delle associazioni e dei movimenti presenti in Italia ha firmato un appello a favore dell’iniziativa. Per Miano «serve un’opera educativa dell’uomo per l’uomo, della vita per la vita. Solo così si potrà agire contro chi, spesso per puro interesse politico o economico, per meschine convenienze di parte, sostiene il più delle volte politiche di fatto abortiste o comunque contrarie a ogni forma di rispetto della vita umana».

Come aderire all’appello “Uno di noi”
 In qualunque lingua lo si voglia pronunciare, l’embrione è sempre «uno di noi».
Per aderire si può cliccare direttamente sulla pagina dell’Unione europea che presenta l’iniziativa. In fondo alla pagina c’è il pulsante «Dichiarazione di sostegno» che apre il Modulo di dichiarazione, nei cui campi va indicato anche il numero di un documento d’identità valido e il proprio indirizzo. Validando le caselle sull’informativa per la privacy e la dichiarazione di autenticità dei dati, si clicca sull’invio e si completa la procedura di sottoscrizione. 
Per sostenere l’iniziativa omonima promossa dai Movimento per la vita nei Paesi dell’Unione europea, che punta a raggiungere un milione di firme nel 2013, è online il sito www.oneofus.eu.​

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