Un "Lettore" per la comunità…

Domenica 6 maggio 2012, durante la celebrazione Eucaristica, delle ore 11.00, nella chiesa di san Domenico, in Acquamela di Baronissi, don Nello Senatore ha presentato alla comunità di Aiello-Acquamela: Enzo Salsano, istituito Lettore da S.E. Monsignor Luigi Moretti il 29 aprile 2012 presso la Cattedrale di Salerno.

Nell’Omelia,  don Nello, ha ricordato a Enzo tutti i passaggi, le sofferenze e le gioie di questi anni passati nell’attesa e nella crescita spirituale. 

“Oggi la tua priorità, caro Enzo, è Gesù, seguire il suo insegnamento.  Fà  che Lui sia sempre innanzi ai tuoi occhi.  Servire Gesù, amare il suo insegnamento e seguire con fedeltà quello che Lui ha predisposto per te, questa deve essere la tua strada maestra”.

La celebrazione Eucaristica ha vissuto momenti di commozione generale allorquando don Nello, ha ricordato la figura di  don Angelo Maria Cuozzo e la sua  prematura “rinascita in cielo”.

La comunità durante l’offertorio ha voluto far dono a Enzo della “Bibbia di Gerusalemme” e dei tre volumi “Eucaristia e Parola” della comunità di Bose. 

Di seguito le foto della giornata.

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D) Compiti del lettore*

99. Il lettore è istituito per proclamare le letture della sacra Scrittura, eccetto il Vangelo; può anche proporre le intenzioni della preghiera universale e, in mancanza del salmista, proclamare il salmo interlezionale.

Nella celebrazione eucaristica il lettore ha un suo ufficio proprio (Cf. nn. 194-198), che egli stesso deve esercitare.

Riti iniziali   

194. Nella processione all’altare, in assenza del diacono, il lettore, indossata una veste approvata, può portare l’Evangeliario un po’ elevato; in tal caso procede davanti al sacerdote; altrimenti, incede con gli altri ministri.

195. Giunto all’altare, fa’ con gli altri un profondo inchino. Se porta l’Evangeliario, accede all’altare e ve lo depone. Quindi va ad occupare il suo posto in presbiterio con gli altri ministri.

 Liturgia della Parola  

 196. Proclama dall’ambone le letture che precedono il Vangelo. In mancanza del salmista, può anche proclamare il salmo responsoriale dopo la prima lettura.

 197. In assenza del diacono, dopo l’introduzione del sacerdote, può proporre dall’ambonele intenzioni della preghiera universale.

 198. Se all’ingresso o alla Comunione non si fa un canto, e se non vengono recitate dai fedeli le antifone indicate nel Messale, le può dire il lettore al tempo dovuto (Cf. n. 48, 87).

*Ordinamento Generale del Messale Romano

 

 

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