Web Liturgia: due risposte per la Quaresima. Battere le mani e ballare in Quaresima; quando andare a Messa?
|Don Antonio Sorrentino risponde oggi a due quesiti per la Quaresima di Anna Maria ed Egla.
Per postare nuove domande al noto e stimato liturgista potete farlo scrivendole in fondo alla pagina, nello spazio dedicato ai commenti, nella pagina WEB LITURGIA, basta cliccare qui.
Anna Maria chiede: nelle celebrazioni il sabato in quaresima, i catecumeni possono battere le mani durante i canti? si può ballare alla fine della celebrazione?
Don Antonio risponde ad Annamaria
- In alcuni salmi l’autore sacro invita a far festa, a battere le mani, ad applaudire al Signore. Le norme liturgiche non prevedono l’applauso, però nel documento “Redemptionis Sacramentum” che pur stigmatizza alcuni abusi liturgici, non compare un divieto esplicito dell’applauso, divieto che pur era in una delle bozze di preparazione del documento. Pertanto, si può anche prevedere un applauso di gioia e partecipazione,a d esempio a un Battesimo, a un’Ordinazione o al consenso degli sposi o all’accoglienza del nuovo parroco o del Vescovo. Tuttavia non bisogna esagerare, per non perdere la serenità e il raccoglimento. È sintomatico il fatto che in occasione del penultimo Concistoro (in cui furono creati 24 nuovi Cardinali), per ordine esplicito del Papa, prima della Messa in San Pietro fu dato un avviso chiaro e tondo in più lingue,in cui si esortava l’assemblea a non applaudire all’ingresso dei nuovi cardinali. Volendo essere i n linea con l’austerità tipica del tempo quaresimale (in cui non ci sono fiori sull’altare, non c’è né Alleluia né Gloria, si suona l’organo solo per accompagnare i canti), sembra preferibile non battere le mani, per esplodere poi di gioia la notte di Pasqua. Quanto al ballo a fine celebrazione, almeno in Occidente la nostra liturgia romana non prevede la danza.
Egla chiede a don Antonio: è necessario andare in chiesa durante la quaresima? se si in quali giorni?
Don Antonio risponde ad Egla
-
Per antica e ininterrotta tradizione, tre sono gli impegni quaresimali (il cosiddetto “tripode”): preghiera, penitenza e opere di carità. La prima preghiera del cristiano è la Santa Messa. Pertanto, in quaresima è buona cosa parteciparvi non solo la domenica, ma anche in qualche altro giorno feriale, ad esempio il mercoledì e il venerdì, che sono giorni particolarmente penitenziali, perché in essi si ricordano rispettivamente il tradimento di Giuda e la passione e morte di Gesù.