Il Vangelo di domenica 19 ottobre 2008
|Mt 22,15-21
Rendete a Cesare quello che è di Cesare e a Dio quello che è di Dio.
Dal Vangelo secondo Matteo
n quel tempo, i farisei se ne andarono e tennero consiglio per vedere come cogliere in fallo Gesù nei suoi discorsi.
Mandarono dunque da lui i propri discepoli, con gli erodiani, a dirgli: «Maestro, sappiamo che sei veritiero e insegni la via di Dio secondo verità. Tu non hai soggezione di alcuno, perché non guardi in faccia a nessuno. Dunque, di’ a noi il tuo parere: è lecito, o no, pagare il tributo a Cesare?».
Ascolta l’omelia di Don Nello Senatore
|
Ma Gesù, conoscendo la loro malizia, rispose: «Ipocriti, perché volete mettermi alla prova? Mostratemi la moneta del tributo». Ed essi gli presentarono un denaro. Egli domandò loro: «Questa immagine e l’iscrizione, di chi sono?». Gli risposero: «Di Cesare».
Allora disse loro: «Rendete dunque a Cesare quello che è di Cesare e a Dio quello che è di Dio».
Parola del Signore.
Non sono qui per commentare l’omelia di don Nello Senatore ,
che ammiro tantissimo, ma per sottoporre alla comunità cattolica il disagio e la sofferenza che vivo.
I fatti in breve: mia madre ora ottantaduenne da ben sei mesi non riesce a ricevere la visita del nostro parroco don Roberto Tortora della Chiesa Madre di Santa Maria Maggiore in Nocera Superiore. Questi da noi ripetutamente invitato a portare l’Eucarestia in casa giacchè mia madre da un po’ non deambula , non è mai venuto . Il mio grande rammarico è che mia madre pur avendo lavorato nell’ambito di questa parrocchia dal lontano 1955, ed essendo stata presidente dell’Azione Cattolica , presidente dell’aposolato della preghiera, consigliere diocesano ed infine Ministro straordinario dell’Eucarestia riceve un trattamento che non merita.
Fin da piccola ricordo mia madre impegnata molte ore della sua giornata per la parrocchia.
La domanda che mi pongo è la seguente : come fa don Roberto a portare tutti i giorni a spasso il cane e a non trovare il tempo per portare Gesù a mia madre?
Avrei potuto denunciare questi fatti su un giornale locale , ma mi rivolgo a voi per avere un parere , prima di agire come vorrei in questo momento.
sicura di una vostro commento vi saluto.
Cara Paola,
ti saluto con affetto. Da quanto hai scritto si capisce la tua amarezza e anche la tua compostezza, pur non conoscendo il tuo parroco sono certo del volume di bene che passa attraverso la sua azione pastorale, intanto rimane questo desiderio legittimo che tua hai espresso.
Vorrei suggerirti una strada. Sarebbe possibile attraverso un ministro della comunione rappresentare per l’ennesima volta la tua richiesta al parroco? Io non conosco i dettagli però potrebbe esser capitato di tutto, spesso “il diavolo fa i coperchi e anche le pentole”. A presto.
Carissimo don Nello , grazie per le delicate parole avute in mio riguardo,
grazie per avermi consolato in un momento in cui tanti dubbi assalgono la mia mente.
Don Roberto è un giovane sacerdote, solo per questo , per tanti mesi lo abbiamo atteso, ma ora è veramente troppo.
Settimane or sono è arrivata a casa di mia madre una telefonata di un ministro straordinario e mia madre molto cortesemente ha detto che aveva bisogno della confessione.
Caro don Nello nel mio cuore c’è tanta tristezza , vorrei poter scrivere liberamente tutto ciò che succede e tutto ciò che sento, ma non è giunto ancora il tempo delle polemiche, non voglio essere io a dare inizio ad una battaglia , continuerò a sperare in Dio, nella sua bontà e nella sua infinita misericordia.
Grazie e che Dio la conservi così , lei è un dono speciale , insieme a don Angelo , che Dio ha inviato ai suoi parrocchiani.
Vorrei rispondere a Paola Chirico, a proposito della Comunione e delle confessioni di Don Roberto Tortora.
Mia zia, in seguito a infortunio, fu costretta a letto; appena mi sono recato in Parrocchia, subito la segreteria ha preso i dati e l’indirizzo e concordammo insieme il giorno.
Puntualmente quel giorno andai a prendere Don Roberto e lui fece tutto quello che doveva fare. Prima di parlare male delle persone pensaci!