For You – Chiesa e ICI, facciamo chiarezza
|La recente polemica che ha, per l’ennesima volta, investito la Chiesa circa il pagamento o meno dell’Imposta comunale sugli immobili ha una sua spiegazione, frutto del solito anticlericalismo imperante e strisciante. Come è purtroppo uso, non ci si documenta e si ricorre prima alle invettive e poi al pacato ragionamento. Don Nello ci spiega perché i luoghi di culto non pagano l’Ici…
Buona lettura e buone riflessioni… e non dimenticate di farci sapere la vostra opinione, scrivendola nei commenti!
da La città di Salerno del 28 agosto 2011
Icredenti devono appartenere agli uomini che sanno porgere l’altra guancia, pronti a perdonare a oltranza, evitando la banale e antievangelica frase: io perdono, ma non dimentico. Siamo tutti d’accordo. Così dovrebbe essere, a parte le umane fragilità. Questo non esclude però la passione per l’onesta intellettuale e quindi a rendere nota sempre la verità.
In questi giorni da più parti, e non solo su Facebook, viene agitata la solita mannaia contro la Chiesa cattolica riguardo l’ICI e l’IRES, infatti si sostiene che non vengono pagate. Senza nessun spirito polemico, vogliamo chiarire che l’ICI non viene pagata solo sugli edifici di culto in virtù del principio che è un servizio alla collettività ed ha motivo di esistere perché entra nel novero delle esigenze fondamentali dell’uomo. Il criterio dell’esenzione è esteso anche ad altri enti. Il motivo serio e inoppugnabile è che la religione in senso lato e quindi la confessione cattolica ha radice a pieno titolo nella natura umana. Prova di questa verità è che nessun regime ha potuto estirpare dal cuore dei suoi sudditi l’anelito verso il divino. La repressione anche quella più acuta e cruenta non è riuscita a far zittire nell’intimo dell’uomo, oppresso e vessato, la predisposizione naturale verso il cielo. Pertanto la religione è considerata al pari dei beni primari dell’uomo come la salute, la cultura, la conservazione della specie, la difesa di se stessi. Inoltre, mai la Chiesa ha rinunciato a manifestare un criterio fondamentale: il buon cristiano deve essere anche un buon cittadino. Lo ricorda con limpidezza anche la Gaudium et spes (n. 43) che sprona i fedeli a “compiere fedelmente i propri doveri terreni, facendosi guidare dallo spirito del Vangelo. Sbagliano coloro che, sapendo che qui noi non abbiamo una cittadinanza stabile, ma che cerchiamo quella futura, pensano di potere per questo trascurare i propri doveri terreni, e non riflettono che invece proprio la fede li obbliga ancora di più a compierli, secondo la vocazione di ciascuno”.
Nello Senatore
nellosenatore@starnet.it
Ricordiamo ai nostri lettori l’appuntamento con le riflessioni di don Nello Senatore ogni DOMENICA MATTINA, sul quotidiano salernitano LA CITTÀ DI SALERNO, alle 9.45, sempre la domenica mattina, su RADIO ALFA e ogni GIOVEDÍ, alle ore 13.00, nella trasmissione televisiva TELECOLORE ore 12.00, condotta da Peppe Leone, sull’emittente TELECOLORE SALERNO, che trasmette sul digitale terrestre, sulla piattaforma SKY (canale 849) e in streaming web live.