E' guerra! Perchè?

E’ una domanda inquietante, a cui difficilmente si può dare una risposta avendo una certezza assoluta.

Sabato 19 marzo alle 17.15:  l’Italia, l’Europa, il Mondo (una parte di quello che resta) hanno dichiarato guerra alla Libia, o si potrebbe anche dire:  la Libia si è fatta dichiarare guerra!

Le motivazioni  sono sotto gli occhi di tutti e le cronache di questi giorni ci hanno illustrato al meglio.

Come cittadini del mondo, come laici impegnati o non impegnati, dobbiamo allora porci alcune domande: è giusta la guerra? Si è fatto tutto a livello diplomatico per evitarla? Si può fare del bene facendo del male, se per male si intende il prevaricare l’altro con la violenza?.

Domande che illuminano la mente con un’immagine speculare,  da una parte quella del “rais” che con la violenza impone un regime dittatoriale e dall’altra quella di chi vorrebbe imporre con la violenza il ripristino della legalità”.

Allora quale posizione prendere?  Con chi schierarsi? E’ giusta la guerra? E’ giusto “imporre” la pace?

Per riflettere riportiamo alcune righe della “traccia” “Dal Vangelo alla vita,dalla vita al Vangelo” dell’arcivescovo di Salerno-Campagna-Acerno, Luigi Moretti che pone una domanda inquietante:

“cosa significa dunque evangelizzare?

In negativo, evangelizzare è “salvare dal male”: tirar fuori dal non-senso, dalla frustrazione, dalla noia, dalla disperazione, dal disgusto della vita, dalla incapacità di amare, dalla paura del dolore e della morte.

In positivo, evangelizzare è comunicare il “Vangelo”, la buona notizia: Dio ci ama davvero tutti e ciascuno e Gesù è morto e risorto per liberarci dal peccato e dal male e farci entrare nella vita della Trinità. Evangelizzare non è soltanto comunicare verbalmente la buona notizia, ma collaborare con lo Spirito del Risorto che attrae ogni uomo per farlo una cosa sola in Gesù col Padre.

Noi scegliamo la seconda: il positivo, la svolta sempre nuova, di colui che vuole “COLLABORARE” che con la forza della preghiera si affida al Padre Celeste.

Vi  invitiamo alla preghiera, continua verso chi soffre.

Per tutte le “vite” spezzate dall’odio, per le generazioni che non vedranno il proprio futuro, per coloro che perderanno tutto e soprattutto per i tanti bambini a cui sarà negata ogni forma di umanità.

Ovviamente aspettando le vostre opinioni.

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