Morire in carcere…"ragionava come un bambino di 3 anni"
|Disabile grave muore in carcere a 27 anni. È successo a Sanremo, secondo quanto riferisce l’associazione Ristretti Orizzonti. Invalido al 100%, affetto da ritardo mentale, epilettico e semiparalizzato, Fernando Paniccia, di Frosinone, è morto nella cella del carcere di Sanremo dove era detenuto, ucciso probabilmente da un arresto cardiaco, pesava 186 chili e, sottolinea l’associazione “ragionava come un bambino di 3 anni”.
Avrebbe terminato di scontare la pena il 31 dicembre del 2011. Era entrato in carcere per la prima volta a 19 anni, per il furto di 3 palloni di cuoio in una palestra, e da allora era stato più volte arrestato per piccoli reati “di cui, probabilmente – riferisce Ristretti Orizzonti – non era nemmeno consapevole, poichè la sua capacità di comprensione era quella di un bambino di tre anni”.
Le sue condizioni di salute erano critiche da tempo a causa dell’obesità. Il giorno di Natale aveva accusato un malore. Ieri mattina il suo compagno di cella lo ha chiamato, ma inutilmente. Il sostituto procuratore Antonella Politi ha disposto che venga effettuata l’autopsia. Secondo l’associazione “sono 500 i disabili gravi nelle carceri italiane, per loro il diritto alla salute è solo sulla carta”. Salgono, inoltre, a 171 i detenuti morti nel 2010, di cui 65 per suicidio gli altri per cause naturali.
Mi sbaglio o ai mafiosi e agli ergastolani vengono riconosciuti gli arresti domiciliari in caso di grave malattia… non vale anche per questo caso. Ed ancora mi chiedo come può una persona del genere paralizzata e con gravi disturbi a vivere in carcere morendo!