Eboli in festa per i Santi Cosma e Damiano
|Cosma e Damiano erano due fratelli gemelli. Le poche notizie storiche che li riguardano risultano dal Martirologio Romano e da antichi testi liturgici.
Nacquero nella seconda metà del III secolo e si dedicarono alla cura dei malati dopo aver appreso in Siria l’arte medica.
La tradizione riferisce che esercitarono la propria missione senza alcuna retribuzione, da cui il soprannome Anargiri (dal greco senza argento).
La tradizione riferisce che esercitarono la propria missione senza alcuna retribuzione, da cui il soprannome Anargiri (dal greco senza argento).
Sotto l’impero di Diocleziano Cosma e Damiano furono arrestati con l’accusa di perturbare l’ordine pubblico e di professare una fede religiosa vietata. Dopo l’arresto i Santi furono sottoposti ad una serie di crudeli torture con l’intento di indurli ad apostasia (fustigazione, annegamento, fornace ardente e lapidazione) ma senza successo. Finirono i loro giorni terreni nel 303.
Ad Eboli il culto verso questi due Santi ebbe inizio intorno all’anno 1000 e fu loro dedicata una chiesetta, andata distrutta nel 1164 e ricostruita nel 1771.
Il 25 settembre del 1957 fu consacrato, da S.E.R. Monsignor Demetrio Moscato, il nuovo Santuario, voluto per ospitare la crescente folla di fedeli.
Tra le tradizioni legate alla festa in onore di questi Santi vi è la chiusura della porta del Santuario la sera del 26 settembre con la riapertura, della stessa, alle ore due del 27, quando i fedeli, restati in preghiera silenziosa presso la stessa, possono entrare, e così partecipare alle varie Liturgie. Dopo la solenne Celebrazione Eucaristica, delle ore 10.00, quest’anno presieduta da S.E.R. Monsignor Gerardo Pierro, avrà inizio, tra la commozione generale, la processione lungo le strade della città. Un particolare molto toccante, è dato da alcuni fedeli che vi partecipano scalzi portando le “cente”, le cento candele, quali offerte votive di ringraziamento e o suppliche.
Il 25 settembre del 1957 fu consacrato, da S.E.R. Monsignor Demetrio Moscato, il nuovo Santuario, voluto per ospitare la crescente folla di fedeli.
Tra le tradizioni legate alla festa in onore di questi Santi vi è la chiusura della porta del Santuario la sera del 26 settembre con la riapertura, della stessa, alle ore due del 27, quando i fedeli, restati in preghiera silenziosa presso la stessa, possono entrare, e così partecipare alle varie Liturgie. Dopo la solenne Celebrazione Eucaristica, delle ore 10.00, quest’anno presieduta da S.E.R. Monsignor Gerardo Pierro, avrà inizio, tra la commozione generale, la processione lungo le strade della città. Un particolare molto toccante, è dato da alcuni fedeli che vi partecipano scalzi portando le “cente”, le cento candele, quali offerte votive di ringraziamento e o suppliche.