Niente crocifissi in ospedale
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“Rovinano l’intonaco dei muri”
All’ospedale san Giovanni di Dio di Gorizia. Qual è il colmo per un ospedale che si chiama San Giovanni di Dio? Non avere il crocifisso nelle stanze dei degenti, né negli ambulatori. La vicenda accade a Gorizia. Il perché della rimozione: secondo l’Assessore “è un peccato rovinare le pareti appena intonacate”. Il cappellano: “Li ho messi in uno scatolone, spero prima o poi di poterli appendere”.In questo caso c’è lo zampino dell’ex direttore dell’Ass Isontina, Manuela Baccarin. “Peccato rovinare le pareti appena intonacate”, ha chiosato mesi fa la manager. Si schermisce padre Bresolin: “Non vorrei che a parlare di questo argomento si scatenasse qualche polemica, perché già c’è in giro una brutta aria verso la Chiesa”. Non la pensa così una signora goriziana che dopo essere stata dimessa da una lunga degenza ha segnalato l’anomalia alla redazione del Piccolo. Comprensibilmente, padre Lino vorrebbe non parlarne di questa vicenda. Poi qualcosa dice: “Quando ho chiesto che venissero rimessi i crocifissi mi è stato risposto che il grande crocifisso posto davanti alla chiesa dell’ospedale surroga tutti gli altri e basta e avanza. Cosa mai potevo replicare? Del resto quando ci sono le celebrazioni religiose nella nostra chiesa non ho mai visto né i direttori né altri dirigenti dell’Azienda sanitaria”. Dell’assenza dei crocifissi è informato da tempo anche l’arcivescovo De Antoni il quale avrebbe suggerito di tenere un basso profilo sulla vicenda. Notizia riportata integralmente dal quotidiano “Il piccolo” articolo a cura di di Roberto Covaz
All’ospedale san Giovanni di Dio di Gorizia. Qual è il colmo per un ospedale che si chiama San Giovanni di Dio? Non avere il crocifisso nelle stanze dei degenti, né negli ambulatori. La vicenda accade a Gorizia. Il perché della rimozione: secondo l’Assessore “è un peccato rovinare le pareti appena intonacate”. Il cappellano: “Li ho messi in uno scatolone, spero prima o poi di poterli appendere”.In questo caso c’è lo zampino dell’ex direttore dell’Ass Isontina, Manuela Baccarin. “Peccato rovinare le pareti appena intonacate”, ha chiosato mesi fa la manager. Si schermisce padre Bresolin: “Non vorrei che a parlare di questo argomento si scatenasse qualche polemica, perché già c’è in giro una brutta aria verso la Chiesa”. Non la pensa così una signora goriziana che dopo essere stata dimessa da una lunga degenza ha segnalato l’anomalia alla redazione del Piccolo. Comprensibilmente, padre Lino vorrebbe non parlarne di questa vicenda. Poi qualcosa dice: “Quando ho chiesto che venissero rimessi i crocifissi mi è stato risposto che il grande crocifisso posto davanti alla chiesa dell’ospedale surroga tutti gli altri e basta e avanza. Cosa mai potevo replicare? Del resto quando ci sono le celebrazioni religiose nella nostra chiesa non ho mai visto né i direttori né altri dirigenti dell’Azienda sanitaria”. Dell’assenza dei crocifissi è informato da tempo anche l’arcivescovo De Antoni il quale avrebbe suggerito di tenere un basso profilo sulla vicenda. Notizia riportata integralmente dal quotidiano “Il piccolo” articolo a cura di di Roberto Covaz