Vangelo veglia Pasquale nella notte santa anno C
|Gli appuntamenti di oggi presso la chiesa di san Pietro in Aiello di Baronissi: ore 20,00 Sacramento della riconciliazione ore 23,00 Solenne Veglia Pasquale Il primo giorno della settimana, al mattino presto [ le donne ] si recarono al sepolcro, portando con sé gli aromi che avevano preparato. Trovarono che la pietra era stata rimossa dal sepolcro e, entrate, non trovarono il corpo del Signore Gesù. Mentre si domandavano che senso avesse tutto questo, ecco due uomini presentarsi a loro in abito sfolgorante. Le donne, impaurite, tenevano il volto chinato a terra, ma quelli dissero loro: «Perché cercate tra i morti colui che è vivo? Non è qui, è risorto. Ricordatevi come vi parlò quando era ancora in Galilea e diceva: “Bisogna che il Figlio dell’uomo sia consegnato in mano ai peccatori, sia crocifisso e risorga il terzo giorno”». Ed esse si ricordarono delle sue parole e, tornate dal sepolcro, annunciarono tutto questo agli Undici e a tutti gli altri. Erano Maria Maddalena, Giovanna e Maria madre di Giacomo. Anche le altre, che erano con loro, raccontavano queste cose agli apostoli. Quelle parole parvero a loro come un vaneggiamento e non credevano a esse. Pietro tuttavia si alzò, corse al sepolcro e, chinatosi, vide soltanto i teli. E tornò indietro, pieno di stupore per l’accaduto.
Nella foto: La tomba a kokhim nota come “tomba di Giusepe di Arimatea”. I dati archeologici mostrano che la tomba di Gesù fu ricavata in un pilastro isolato di questa cava. Il proprietario (all’epoca della crocifissione, Giuseppe di Arimatea) aveva iniziato la preparazione di una tomba famigliare in questa roccia sporgente. La tomba nuova possedeva una bassa apertura (ci si doveva quasi inginocchiare per potervi passare), chiusa mediante una grossa lastra. Al di là dello stretto passaggio ci si trovava in un vestibolo conducente alla camera funeraria. Qui un solo banco era stato scavato nel lato settentrionale della camera funeraria (sul lato destro di chi entrava). È probabile che Giuseppe di Arimatea intendesse portare a compimento la sua tomba familiare scavando altri due banchi sui lati di ovest e di sud, ma gli avvenimenti della Settimana Santa hanno sconvolto tutti i suoi piani. In questa camera funeraria e su questo banco funebre fu deposto il corpo del nostro Signore Gesù. Da questa tomba e da dietro quella “grande pietra” fu proclamata la vittoria sulla morta attraverso la Risurrezione di Gesù. Oggi la tomba appare completamente rivestita di marmi