Vittoria, è mia amica…
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…la nostra è un’amicizia fatta di silenzi e di sguardi forti, che ti prendono dentro e ti colorano l’anima. Vittoria è mia amica da tanti anni, non mi ha mai chiamato per nome, ma quando i suoi occhi incrociano i miei riesco a scorgere sulle sue labbra le parole della vita.
“Voglio parlarvi dei miei gusti, della mia vita, della mia cerebrolesione e dei miei progetti. Sono qui per condividere le mie esperenze e le mie informazioni. Mi auguro di poter aiutare qualcuno e di avere nuovi amici“. Così Nando e Carolina Viogorito genitori di Vittoria aprono il sito internet dedicato alla propria figlia (www.wittoria.eu) che si propone di aiutare, dando notizie ed informazioni, tutti quei genitori che vivono la loro stessa esperienza. Da oggi vogliamo dare spazio a tutti coloro che ci segnalano siti ed iniziative in tal senso, vogliamo creare una sorte di rete virtuale dove scambiare idee e sogni. Segnalateci tutto ciò che può rendere possibile una cosa del genere. La storia di Vittoria inizia così: “Sono nata il giorno prima della finale dei mondiali di calcio del ’94 (Italia-Brasile) perciò qualcuno decise di chiamarmi Vittoria Signori, il nome per buon augurio e il cognome in onore ad un calciatore famoso in quel periodo. L’Italia perse la partita, io vinsi. Ho avuto un’asfissia durante la nascita ma ero determinata a vivere e così dopo un mese di dura battaglia tra la vita e la morte ho segnato il mio primo goal. Dopo alcuni mesi passati in istituto un giorno di novembre arrivarono i miei genitori: Nando e Carolina. Erano emozionati, agitatissimi ed imbranatissimi, mi vestirono con una tutina enorme ed un cappellino orrendo. Decisi di essere molto paziente con loro perciò pensai di essere sempre sorridente. Siete venuti a scegliere il più bel cesto di frutta? così furono accolti i miei genitori dalla resposabile dell’istituto, ma loro non erano come tutti quelli che mi avevano rifiutato…
“Voglio parlarvi dei miei gusti, della mia vita, della mia cerebrolesione e dei miei progetti. Sono qui per condividere le mie esperenze e le mie informazioni. Mi auguro di poter aiutare qualcuno e di avere nuovi amici“. Così Nando e Carolina Viogorito genitori di Vittoria aprono il sito internet dedicato alla propria figlia (www.wittoria.eu) che si propone di aiutare, dando notizie ed informazioni, tutti quei genitori che vivono la loro stessa esperienza. Da oggi vogliamo dare spazio a tutti coloro che ci segnalano siti ed iniziative in tal senso, vogliamo creare una sorte di rete virtuale dove scambiare idee e sogni. Segnalateci tutto ciò che può rendere possibile una cosa del genere. La storia di Vittoria inizia così: “Sono nata il giorno prima della finale dei mondiali di calcio del ’94 (Italia-Brasile) perciò qualcuno decise di chiamarmi Vittoria Signori, il nome per buon augurio e il cognome in onore ad un calciatore famoso in quel periodo. L’Italia perse la partita, io vinsi. Ho avuto un’asfissia durante la nascita ma ero determinata a vivere e così dopo un mese di dura battaglia tra la vita e la morte ho segnato il mio primo goal. Dopo alcuni mesi passati in istituto un giorno di novembre arrivarono i miei genitori: Nando e Carolina. Erano emozionati, agitatissimi ed imbranatissimi, mi vestirono con una tutina enorme ed un cappellino orrendo. Decisi di essere molto paziente con loro perciò pensai di essere sempre sorridente. Siete venuti a scegliere il più bel cesto di frutta? così furono accolti i miei genitori dalla resposabile dell’istituto, ma loro non erano come tutti quelli che mi avevano rifiutato…
Finalmente a casa! Ora ho un papà una mamma due cani, un fratellino (PIO) che mi raggiungerà tra qualche anno e una pletora di zii, cugini, nonni che mi vogliono un mondo di bene.
Un giardino dove imparare a correre, un’altalena per i miei momenti di riflessione e l’acqua con cui giocare.
Da oggi sarò Vittoria Vigorito.
Il resto della storia, scriviamola insieme…
One Comment
Conosco Vittoria e la sua famiglia da circa 10 anni. Ho iniziato a frequentare la famiglia Vigorito facendo la baby sitter di Vittoria e Pio. Per me era un’esperienza tutta nuova; mi mancavano le competenze, ma non l’affetto e l’amore con cui ho superato le difficoltà iniziali creando una bellissima intesa sia con Vittoria che con Pio. Questi sentimenti ancora oggi mi legano a loro. Vittoria anche non parlando mi dimostrava il suo affetto stringendomi con forza a sè, mi accoglieva ogni giorno con immensi sorrisi ed emettendo grida di gioia. Carolina e Nando sono persone meravigliose, forti, coraggiose e determinate a fare qualsiasi cosa pur di rendere meno difficile la vita della loro figlia. Quello di aprire un sito dedicato a Vittoria per condividere esperienze ed informazioni con altri genitori che si trovano a vivere con un disabile in famiglia è stato un grande gesto d’amore e spero che possa essere tanto di aiuto. A presto Stefania.